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Attualità | 28 settembre 2025, 14:09

Festival della Scienza, polemica sugli sponsor: Leonardo si ritira dopo la protesta dei docenti

Una raccolta firme mette in discussione la presenza del colosso della difesa tra i partner dell’evento. La direttrice Mangili: “Rinunciamo per evitare strumentalizzazioni”. Leonardo: “Accuse false, non vendiamo armi a Israele”

Festival della Scienza, polemica sugli sponsor: Leonardo si ritira dopo la protesta dei docenti

A poche settimane dall’avvio dell’edizione 2025, il Festival della Scienza è finito al centro dell’attenzione per la presenza, tra gli sponsor, di Leonardo S.p.A., il gruppo attivo nell’aerospazio e nella difesa.

Una presenza per molte persone ritenuta inopportuna e che ha portato circa duecentocinquanta docenti a promuovere una raccolta firme per esprimere la propria contrarietà alla sponsorizzazione da parte dell’azienda.

“Crediamo che la divulgazione scientifica e tecnologica debba essere libera da condizionamenti e non possa confondersi con pratiche di brand washing legate all’industria bellica”, si leggeva nell’appello. I firmatari chiedevano chiarimenti agli organizzatori e invitavano le scuole a riflettere sulla partecipazione all’evento.

La risposta non è mancata. La direttrice del Festival, Fulvia Mangili, insieme al presidente Domenico Coviello e al presidente del Consiglio Scientifico Carlo Ferdeghini, ha spiegato che “nessuna comunicazione ufficiale è stata ancora pubblicata circa le sponsorizzazioni di questa edizione”. Ma, per evitare strumentalizzazioni, “abbiamo preso la decisione di rinunciare per questa edizione alla sponsorizzazione di Leonardo S.p.A.”.

Mangili ha ricordato la lunga collaborazione con l’azienda, che negli anni ha sostenuto laboratori di informatica e cyber security, mostre interattive e incontri con scienziati. Ma la sensibilità del momento e il clima legato al conflitto in Medio Oriente hanno spinto gli organizzatori a fare un passo indietro.

Dal canto suo, Leonardo ha respinto con forza le accuse. In una nota diffusa dall’Ufficio stampa della Fondazione Leonardo ETS, si legge: “Questa volta riteniamo sia necessario sospendere le nostre iniziative per via di un’associazione sbagliata, grave e dannosa per diversi motivi, primo tra tutti perché fatta senza conoscere la realtà dei fatti”.

L’azienda sottolinea che, come previsto dalla legge del 1990 che regola l’export di armamenti, “non vendiamo armi a Israele da quando è scoppiato il conflitto”. Restano attivi “solo due contratti di manutenzione per aerei ed elicotteri di addestramento non armati, siglati oltre dieci anni fa”. Leonardo precisa inoltre che eventuali sospensioni “possono avvenire soltanto sotto direttiva del governo, altrimenti l’Italia rischierebbe cause legali internazionali”.

“Comprendiamo e condividiamo la sensibilità del tema - continua la nota - ma respingiamo affermazioni che non rispondono al vero. È una occasione perduta che una Fondazione che promuove cultura e formazione debba rinunciare a partecipare a una manifestazione che ogni anno riunisce a Genova scienziati, divulgatori e studenti”.


 

Redazione

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