Un incarico da ottantacinque mila euro più Iva al Politecnico di Milano per studiare la mobilità in Val Bisagno. È la delibera approvata dal Comune di Genova, come spiegato dall’assessore alla Mobilità Emilio Robotti: “Si tratta di uno studio a tutto campo, non finalizzato a un singolo sistema di trasporto, ma a un’analisi complessiva delle esigenze della vallata, che risulta penalizzata dal punto di vista del trasporto pubblico. Non indicheremo preferenze: il Politecnico proporrà soluzioni integrate, con un approccio tecnico-scientifico”.
Lo studio terrà conto delle progettazioni già elaborate in passato, ma potrà contare anche su dati aggiornati: “Con il progetto Movie On, nato dopo il crollo del ponte Morandi, sono stati raccolti flussi di traffico e esigenze attuali. Non useremo più i dati vecchi del 2015 come per lo SkyMetro: abbiamo già visto alcune bozze e la versione definitiva arriverà a breve”, ha spiegato l’assessore.
Robotti ha chiarito che non si tratta di un progetto già definito, ma di un lavoro tecnico-scientifico: “Non diciamo noi cosa fare, se un tram, uno SkyMetro o altri sistemi: sarà il Politecnico a proporre le ipotesi, che la politica potrà poi valutare. L’importante è che non siano interventi spot, ma risposte strutturali a un’area della città che da anni soffre penalizzazioni sul fronte del trasporto pubblico”.
L’obiettivo è avere entro la primavera 2026 uno scenario definito per poter partecipare ai bandi ministeriali, compresi i quattrocento milioni originariamente destinati allo Skymetro. Nel frattempo, il lavoro terrà conto anche del cantiere dell’asse di forza in Val Bisagno, i cui interventi dovrebbero concludersi entro giugno. “Quando arriveranno i risultati dello studio – ha aggiunto Robotti – probabilmente i lavori dell’asse saranno ancora in corso, ma l’integrazione è prevista. Lo studio si innesterà su quanto già in fase di realizzazione".
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