L’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Raul Giampedrone ha firmato la richiesta di riconoscimento dello Stato di emergenza inviata al Dipartimento nazionale della Protezione civile e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri in relazione alle ondate di maltempo che hanno colpito la Liguria nelle giornate dell’ 1 e 2 settembre e del 9 settembre, con riferimento in particolare alla Città Metropolitana di Genova, alla Provincia di Savona e ai Comuni di Castelnuovo Magra e Luni in Provincia della Spezia. Nella stessa lettera, vengono evidenziati anche gli eventi che tra il 21, 22 e 23 settembre hanno interessato la Val Bormida e la Provincia della Spezia, “con un’intensa perturbazione che ha causato ingenti danni, la cui stima è in corso di definizione per procedere alla successiva formalizzazione di estensione della richiesta”.
“Stiamo facendo tutto il possibile per accelerare l’iter – spiega Giampedrone - con l’obiettivo di un ristoro tempestivo delle risorse anticipate dai sindaci per coprire gli interventi realizzati in somma urgenza per ripristinare le normali condizioni di vita nei territori colpiti. Aver atteso qualche giorno, alla luce del quadro di instabilità meteo che si prospettava, per inviare la documentazione relativa agli eventi di inizio settembre si è rivelata una decisione lungimirante, che ci ha consentito oggi di anticipare al Dipartimento anche la situazione determinata in Val Bormida e nello Spezzino, in particolare a Porto Venere, dalle forti precipitazioni delle ultime ore. Questo ci consentirà, non appena riceveremo dai Comuni interessati le schede speditive dei danni al patrimonio pubblico, di estendere lo stato di emergenza anche a questi territori, accelerando i tempi dell’erogazione dei primi fondi a copertura delle somme urgenze”.
Con riferimento alla Val Bormida, inoltre, “ho già anticipato personalmente al vice capo Dipartimento nazionale Natale Mazzei l’urgenza di anticipare l'erogazione dei ristori ai privati, cittadini e imprese, per l'emergenza dell’autunno 2024, dando un po' di respiro a chi si era appena risollevato con un importante sforzo economico e oggi è di nuovo in grave difficoltà”, conclude Giampedrone.
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