Nei giorni scorsi, a conclusione di un'articolata attività d'indagine, culminata nella esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Savona, la Polizia di Stato ha arrestato due persone residenti nella provincia di Savona, un cittadino italiano ed un albanese, entrambi pregiudicati, per essere gravemente indiziati del reato di estorsione in concorso tra loro, commesso nel mese di maggio 2025 a Spotorno.
L'attività investigativa, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, svolta dalla squadra mobile della Polizia in collaborazione con la squadra di polizia amministrativa, ha permesso di individuare due soggetti che, palesando una personalità violenta e prevaricatrice, minacciando di fare del male e perfino "di staccare la testa" al titolare di un'agenzia operante nel settore della security e a un suo dipendente, nonché intimidendo organizzatori di eventi, sono riusciti ad ottenere l'affidamento del servizio di sicurezza in una discoteca del savonese per la stagione estiva 2025 estromettendo una società di sicurezza dotata delle regolari autorizzazioni prefettizie, mentre loro erano privi di qualsiasi titolo autorizzatorio.
Le indagini hanno permesso inoltre di svelare un metodo di aggiudicazione dei servizi di sicurezza in 4 discoteche savonesi, i Golden Beach di Albisola Superiore, i Bagni Lido di Albissola Marina, Wonder di Savona e Bahia Blanca di Spotorno, caratterizzato da violenza e illeciti di varia natura, compresa la presenza di "prestanomi" (una società con sede in Piemonte), che ha consentito di escludere la concorrenza delle società di sicurezza regolari.
I due uomini, un albanese 30enne residente a Savona e un italiano 50enne originario del sud che paventava la vicinanza ad una famiglia mafiosa, conosciuti come "picchiatori", sono stati rintracciati nelle rispettive abitazioni, uno nella mattina di venerdì 19 l'altro nella serata di domenica scorsa, al suo rientro dopo un breve soggiorno all'estero. Gli arrestati, trasferiti nel carcere di Marassi a Genova, sono stati così messi a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Inoltre il Questore di Savona ha disposto la sospensione della licenza dei quattro locali pubblici, con finalità preventiva a tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, ai sensi dell'articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.
Dalle indagini svolte è emerso come i titolari degli esercizi pubblici fossero consapevoli e accondiscendenti circa il fatto che i soggetti non fossero in regola con le autorizzazioni necessarie per lo svolgimento dei servizi di "security'', finalizzate a garantire la presenza di specifici requisiti nel personale addetto ai controlli, attività che per la sua delicatezza non può certo essere rimessa a chiunque o a persone pregiudicate come invece avveniva.
Tra l'altro l'analoga consapevolezza nei gestori dei locali riguardava i metodi utilizzati nell'operato degli "addetti alla sicurezza" e dei loro "responsabili", metodi certamente poco ortodossi fino a sfociare in azioni violente.
In un caso i gestori si sono anche dimostrati reticenti a segnalare alle Forze dell'Ordine la presenza all'interno del locale di un uomo armato di pistola con cui avevano discusso alcuni avventori e gli stessi "addetti alla sicurezza" durante il filtraggio.
Nello stesso locale, qualche settimana dopo l'episodio i buttafuori sono stati protagonisti di un episodio di violenza a seguito del quale due ragazzi sono stati trasportati in pronto soccorso riportando lesioni e fratture.
I provvedimenti, con durata di trenta giorni per i Golden Beach e di quindici negli altri, sono stati notificati ai gestori nel tardo pomeriggio di ieri.
In due dei quattro locali, essendo anche stabilimenti balneari, la sospensione è stata disposta limitatamente alle ore serali. Non è da escludere che la Questura imponga una chiusura definitiva di un locale.
"Proseguirà l'impegno delle Forze dell'Ordine, finalizzato, come sempre all'obiettivo della tutela dei cittadini ed al rispetto delle regole nelle attività imprenditoriali, a tutela degli esercenti che operano nella legalità in adesione alle regole del settore" spiegano dalla Questura.
"Un'operazione importante che ha consentito di far luce su quello che è questo sottobosco dei servizi di sicurezza che vengono svolti nei locali di intrattenimento e che non sempre vengono condotti da soggetti autorizzati e a volte con metodi fuori dall'ordinario" ha dichiarato il Questore Giuseppe Mariani.
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