Nonostante il maltempo è partito da piazza Carlo Felice, davanti alla stazione di Porta Nuova, il corteo organizzato in occasione dello sciopero generale contro il genocidio a Gaza, proclamato per oggi, lunedì 22 settembre dai gruppi sindacali Flaica CUB.
A chiamare la mobilitazione sono stati anche studenti, famiglie, movimenti e partiti, tra cui Potere al Popolo e Cambiare Rotta, che hanno invitato lavoratrici e lavoratori a fermarsi per manifestare al fianco del popolo palestinese e per chiedere la rottura dei rapporti diplomatici, economici e militari con Israele.
Il blocco al Campus Einaudi e l'arrivo in piazza Carlo Felice
Dopo aver bloccato gli ingressi al campus universitario Einaudi, gli studenti hanno attraversato il centro città fino a piazza Arbarello, dove si sono uniti agli studenti medi. Da lì il corteo ha proseguito verso piazza Carlo Felice, davanti alla stazione ferroviaria di Porta Nuova, luogo scelto dai sindacati di base per il presidio centrale della giornata di mobilitazione.
Decine di bandiere, megafoni e striscioni hanno dato il via alla manifestazione. I manifestanti, compatti e rumorosi, hanno invaso corso Vittorio Emanuele, chiuso al traffico nella zona di Porta Nuova per consentire il passaggio del corteo. Le prime file scandiscono lo slogan chiaro dell'iniziativa "Blocchiamo tutto! A difesa della Palestina, a sostegno della Flottilla, contro il riarmo", mentre dietro sventolano cartelli e bandiere della Palestina.
Secondo gli organizzatori, lo sciopero non è solo un diritto ma "un dovere morale" per chi non vuole restare in silenzio davanti alle violenze. L’obiettivo annunciato dai megafoni a inizio corte è chiaro: spingere il governo a prendere posizione netta, mettendo fine a ogni complicità.
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