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Sport | 20 settembre 2025, 21:40

FOTO. Mastini, contava vincere e abbiamo vinto. Noi siamo felici: e voi?

Il Fassa vede due volte la coda dei gialloneri, avanti 4-1 e poi 5-2, che con sofferenza ed esperienza blindano i primi tre punti della stagione: 7-4 con doppiette dell'mvp Michael Mazzacane e del killer Tilaro. Noi applaudiamo Pisarenko, oltreché la prima mastina Giusy. Giovedì si va a Torre Pellice, tra sette giorni arriva il Fiemme. Le immagini di Alessandro Umberto Galbiat

FOTO. Mastini, contava vincere e abbiamo vinto. Noi siamo felici: e voi?

Lo andiamo dicendo a tutti da giorni, non come guri - quello è uno solo - ma gufi scaramantici che credono nella tradizione (una sola vittoria all'overtime e tre ko negli ultimi 4 esordi in campionato, ma anche negli anni d'oro settembre non è mese da Mastini) e guardano in faccia la realtà di una squadra un po' indietro di ghiaccio rispetto a tutti gli altri e che, alla fine, ha cambiato abbastanza (sono arrivati il portiere, uno straniero, l'allenatore, e dici poco, oltre a tre nuovi "senatori" e a un giovane top): «C'è da soffrire, vogliamo vincere anche solo di un gol». 

Abbiamo vinto di tre, calando a tratti all'improvviso come nelle precedenti uscite: rispetto alla mole di occasioni (49 tiri a 31) abbiamo segnato un paio di reti in meno di quelle alla portata e ne abbiamo subita almeno una in più rispetto a quelle che avremmo potuto incassare. Ma è l'hockey di inizio campionato, bellezze. Andiamo dritti al punto: qualcuno fa notare che almeno una rete Pisarenko avrebbe dovuto-potuto evitarla. Vero, ma è altrettanto vero che ha parato un disco impossibile con la maschera nel terzo tempo nel momento decisivo, così come aveva fatto in precedenza su Mikhnov. Essere il portiere del Varese è la cosa più difficile del mondo perché qui di portieri ce ne intendiamo: sotto questa curva ne passati alcuni inarrivabili, altri semplicemente grandi e solo rarissimi "normali". Pisarenko ha la sua storia, il suo stile, il suo tempo: noi glielo riconosciamo, e lo applaudiamo Sergeii come ha fatto tutto il pubblico a fine gara. 

Altre note: a volte il Varese trova in velocità azioni spettacolari e passaggi di prima che lasciano intuire il suo potenziale (Terzago-Bastille, Michael-Venturi...), in altre soffre dietro ma, aggrappandosi nel momento della verità del terzo tempo all'esperienza e al vento della Rosamunda, scesa come sempre dallo spicchio di tribuna vicina al bar, arriva in fondo. Dando tutto. Ed è ciò che conta. Come ha dato tutto Giusy, prima mastina ricordata dal palaghiaccio e dallo speaker Roberto Rizza in un intervallo: «A nome della società e di tutti noi ti dedichiamo un grande applauso». Vittoria, sipario, applausi.

TERZO TEMPO
Partiamo dal fondo e dal dolce: Tommaso Tergazo la chiude a porta vuota togliendo la paura agli ottocento di via Albani dopo 20 minuti in cui il Fassa avrebbe potuito arrivare a -1 in un paio di occasioni (Pisarenko para di maschera, Bertin e Schina, mvp insieme a Michael Mazzacane, emergono su tutti), ma anche i Mastini, con una traversa clamorosa di Venturi su assist di uno scatenato numero 27, avrebbero potuto allungare. Tutto sommato si rischia poco, e i primi tre punti sono in cassaforte.

SECONDO TEMPO
Si gioca non certo senza difese, ma non è certo la partita dei portieri. E, così, il Fassa resta attaccato alla coda giallonera nonostante una superiorità offensiva giallonera schiacciante: ci sono infatti molte altre occasioni fallite di un nulla oltre al 5-1 di Bastille, che spiana la baionetta davanti alla gabbia. Ma i trentini non muoiono/1: finisce sotto il pattino di Pisarenko, infatti, il tiro di Mikhnov, lasciato solissimo dalla difesa di Da Rin (5-2). I trentini non muoiono/2: contropiede e disco sotto i gambali di Pisarenko scagliato da Kustatscher. Il killer Tilaro colpisce ancora dopo una grande azione di Pizzo (6-3) ma, per la terza volta, i trentini non muoiono e, dopo aver colpito un palo e dopo il terzo a tu per tu di Bastille fallito davanti al portiere, a 32 secondi dalla seconda sirena colpiscono per la quarta volta con Gilmozzi. È il 6-4 e la parola fine non c'è ancora.

PRIMO TEMPO 
Venti minuti bestiali in attacco per i gialloneri, che segnano quattro gol e potrebbero farne altrettanti: alcuni passaggi secchi e verticali mettono a getto continuo gli uomini di Da Rin, che saltano le linee blu e il fuorigioco, davanti al povero Scola. Si conta la doppietta di Michael Mazzacane (la terza, con Xamin e Venturi, fa scintille): nell'1-0 il doc mette un disco da destra verso la porta e l'estremo ladino involontariamente lo tocca nella sua gabbia, il 3-1 è da cobra con Michael che fulmina gli ospiti nell'angolino basso smarcato da Xamin in velocità. Di mezzo c'è il raddoppio di Piroso nel sette e, più tardi, anche il 4-1 del killer Tilaro, che sferra un colpo mortale dei suoi, apparecchiato dall'assist di Schina. Finita? No, Bastille litiga con il gol e in tre occasioni, da solo (in una, nell'azione più bella del tempo, è smarcato al bacio da Terzago), viene fermato da sfortuna, parate o un centimetro di meno o di troppo. La rete ospite arriva in superiorità con un tiro di Ploner nel mucchio che sorprende Pisarenko, più tardi decisivo su Mikhnov.

Varese-Fassa 7-4 (4-1, 2-3, 1-0)
Reti: 2'29" M.Mazzacane 1-0, 2'55" Piroso (M.Borghi) 2-0, 7'46" Ploner (Kuronen, Salo) 2-1 in sup., 10'42" M.Mazzacane (Xamin, Venturi) 3-1, 15'34" Tilaro 4-1; 21'44" Bastille (Makinen, Perino) 5-1, 24' Mikhnov (Kuronen, Salo) 5-2, 33'08" Kustatscher (Moroder) 5-3, 33'50" Tilaro (Piroso, Re) 5-4, 39'28" Gilmozzi (Greci) 6-4; 58'59" Terzago (Bastille) a porta vuota 7-4
Varese: Pysarenko (F.Matonti); Schina, Re, Piroso, M.Borghi, Tilaro; Makinen, Crivellari, Terzago, Bastille, Perino; Schina, M.Matonti, Piroso, M.Borghi, Tilaro; Bertin, E.Mazzacane, Xamin, M.Mazzacane, Venturi; M.Matonti, Peterson, Allevato, Fornasetti. Coach: Massimo Da Rin.
Fassa: Scola (Felicetti); Kuronen, Ploner, Salo, Cassan, Mikhnov; Defrancesco, Vigl Al., Rossi, Vigl An., Moroder; Kustatscher, Carpano, Trottner, Defrancesco, Stoffie; Talmon, Demetz, Bogdanov, Gilmozzi. Coach: Harri Juhani Laurila.
Arbitri: Luca Boverio, Riccardo Pignatti (Nicolò Alberti, Giorgio Brenna)
Note - Tiri Va 49, Fa 31. Penalità Va 10', Fa 6'. Spettatori: 803.

Prima giornata
Bressanone-Fiemme 4-2, Varese-Fassa 7-4, Appiano-Aosta 2-5, Dobbiaco-Caldaro 1-3 (in corso), Feltre-Pergine 7-2 (in corso), Alleghe-Valpellice 2-1 (in corso).

Seconda giornata
Giovedì 25, 20.30: Fassa-Bressanone (20), Dobbiaco-Appiano (20), Valpellice-Varese, Fiemme-Alleghe, Pergine-Aosta, Caldaro-Feltre.

Terza giornata
Sabato 27: Varese-Fiemme (18.30), Feltre-Dobbiaco (19.30), Appiano-Pergine (19.30), Aosta-Caldaro (20), Alleghe-Bressanone (20.30), Valpellice-Fassa (20.30).

Andrea Confalonieri

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