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Sport | 13 settembre 2025, 07:21

Sanremo: a fine anno si saprà se e quando riprenderanno i lavoro del palazzetto dello sport di Pian di Poma

Affidato allo studio Calvi Beam l'incarico per ricostruire il computo metrico estimativo

Sanremo: a fine anno si saprà se e quando riprenderanno i lavoro del palazzetto dello sport di Pian di Poma

Altri 70 giorni (almeno) per cercare di uscire dal tunnel tecnico-economico in cui si è infilato il cantiere del Palasport a Pian di Poma, uno degli interventi pubblici più importanti e discussi di Sanremo, bloccato ormai da due anni e mezzo. E' il tempo richiesto dallo Studio Calvi Beam, con sede operativa a Pavia, incaricato dal Comune di esaminare a fondo le carte progettuali per ricostruire il computo metrico estimativo, al centro del braccio di ferro che impedisce la ripresa dei lavori. Il mandato è stato assegnato dal settore competente, guidato dall'ingegnere Danilo Burastero (peraltro prossimo a lasciare Palazzo Bellevue per trasferirsi alla Provincia di Savona), nel solco di una selezione tra vari preventivi pervenuti, dopo le conclusioni alle quali è giunto (nel luglio scorso) il Comitato consultivo tecnico (Cct). 

Il costo della perizia è di 42 mila euro più Iva, oltre al 4% di contributi previdenziali previsti in questi casi. Tutto ruota attorno alla considerevole revisione dei costi, circa 3,2 milioni in più, indicata dall'impresa Giò Costruzioni per assumersi l'onere di riaprire il cantiere dopo le gravi difficoltà in cui sono incappate le due precedenti che, una dopo l'altra, l'avevano avviato (l'emiliana Sicrea, poi sostituita dalla consorella Sicrea cantieri, finita in liquidazione). L'analisi appena affidata serve a definire con esattezza l'extra budget maturato, rispetto al contratto sottoscritto anni fa, quando l'allora amministrazione Biancheri ha dato il via libera all'opera destinata a colmare una lacuna storica fra gli impianti sportivi della città, concepita con la formula del leasing in costruendo. Il collegio tecnico attivato dalle parti, presieduto dall'avvocato amministrativista Luigi Piscitelli, genovese, ha stabilito di procedere alla ricostruzione del computo metrico comprendendo “analiticamente le voci e le quantità necessarie a rendere finita l'opera”, escludendo le parti già realizzate e ad eccezione di “quelle non ancora contabilizzate e liquidate”. 

Una volta completato questo primo passaggio, si dovrà “applicare il prezziario ufficiale 2017 e quindi quello 2024 (o più aggiornato nel momento della ridefinizione)”. Dal risultato che si otterrà, considerando i due riferimenti, sarà possibile arriverà a “rappresentare in modo oggettivo la differenza del costo dell'opera attribuibile all'eccezionale andamento generale dei prezzi e dell'economia (e quindi a fattori estranei all'operatore), peculiare del periodo preso in considerazione”. Già, perché il Palasport è nato sotto una cattiva stella: prima l'emergenza Covid e poi lo scoppio del conflitto in Ucraina, con i costi dei materiali edili saliti vertiginosamente.

Secondo l'obiettivo indicato dal Cct, la complessa rivisitazione “può costituire, al 90% dell'incremento e al netto del ribasso d'asta, la base per ridefinire il riequilibrio”. In pratica, l'elemento per mettere fine al contenzioso fra Comune e Ati (l'associazione temporanea d'imprese) per riprendere la costruzione dell'impianto polivalente. I 70 giorni per l'elaborazione della perizia definitiva scattano dalla ricezione, da parte dello Studio Calvi Beam, di tutto il materiale necessario. Nella migliore delle ipotesi, quindi, a fine anno si saprà quanto dovrà sborsare in più Palazzo Bellevue per far ripartire e completare l'intervento.

Prudenzialmente, l'amministrazione precedente aveva accantonato circa 3 milioni per eventuali problemi in corso d'opera. Ma quella attuale ha deciso di non riconoscerli “tout court” all'appaltatore (considerando eccessive le richieste), avviando così il tortuoso iter di verifica delle maggiori pretese economiche prima di mettere mano alla cassa, dopo aver tentato invano un accordo con la controparte. Includendo l'extra budget al centro del caso, il valore complessivo dell'opera lieviterebbe a quasi 20 milioni, compresi gli oneri tecnici e quelli per la manutenzione della struttura per i vent'anni della durata del leasing. Il cantiere è fermo alle fondazioni, peraltro già collaudate, con soletta in cemento armato e primi pilastri.

Gianni Micaletto

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