Il Nazionale

Cronaca | 12 settembre 2025, 14:35

Il finto carabiniere arriva in taxi. Ad aspettarlo c’è il maresciallo del paese

La prontezza d’animo di una 92enne residente a Pradleves consente di sventare l’ennesima truffa tentata con la bugia di un parente agli arresti. Denunciato un cinquantenne residente in Campania. Era arrivato poche ore prima alla stazione di Cuneo

Il finto carabiniere arriva in taxi. Ad aspettarlo c’è il maresciallo del paese

"Suo nipote risulta implicato in una rapina, è qui da noi in caserma a Caraglio. Dobbiamo controllare oro e denari presenti in casa, li prepari su un tavolo mentre un collega la raggiunge presso la sua abitazione".

Grosso modo queste le parole utilizzate dal malintenzionato che nella giornata di ieri, fingendosi un ufficiale dei Carabinieri, ha fatto squillare il telefono di casa di una 92enne residente a Pradleves, paesino da poco più di 800 anime in Valle Grana.

Alla sua veneranda età la donna era ignara di come quella tentata ai suoi danni rientrasse in una tipologia di truffa in voga da tempo, e quindi piuttosto riconoscibile.  L’anziana stava abboccando alle insistenti richieste di quell’approfittatore, ben convincente e istruito sulla necessità di tenere la propria vittima al telefono: una tecnica questa ben rodata, per "isolare" la vittima dall’esterno e renderle impossibile confrontarsi con altri, magari un parente o un amico capace di svelare ai suoi occhi la bugia sottostante al raggiro.

La vecchina ha però dimostrato prontezza di spirito quando, venutole qualche dubbio, è riuscita a interrompere la telefonata e a contattare sul cellulare quello stesso nipote che secondo quello sconosciuto si sarebbe dovuto trovare nella stanza di sicurezza di una inospitale caserma, macchiatosi di una così grave colpa.

Il nipote, che invece stava consumando tranquillamente il suo pranzo a poche centinaia di metri di distanza da lei, è immediatamente accorso ed è stato lui ad accogliere il truffatore quando, pochi minuti più tardi, questi sarebbe arrivato di fronte alla casa della zia nientemeno che in taxi.

Capito che qualcosa non era andato per il verso giusto, il finto carabiniere ha tentato un’improbabile fuga, inseguito dal nipote della sua vittima e fermato da un carabiniere – questo vero, anche se fuori servizio.

L’incontro con la legge lo mette di fronte al maresciallo Cesare Ghibaudo, comandante della Stazione Carabinieri di Pradleves, che ha conservato la residenza in paese anche dopo lo spostamento di quest’ultima a valle, nella caserma di Caraglio. E’ qui che il comandante insieme ai colleghi lo conduce insieme ai colleghi ed è qui che l’uomo, che si scoprirà essere arrivato quella stessa mattina alla stazione ferroviaria di Cuneo, è stato identificato come un cinquantenne residente in un comune della provincia di Napoli con alle spalle una serie nutrita di precedenti specifici. A suo carico è stata formalizzata una nuova denuncia all’autorità giudiziaria, a piede libero.

Al maresciallo Ghibaudo e ai suoi colleghi va intanto il sentito ringraziamento di Marco Marino, ex sindaco del paese e pure lui nipote dell’anziana vittima.    

"I Carabinieri sono stati veloci tempestivi, precisi e puntuali. Ringrazio di cuore il comandante, che pur non essendo in servizio è subito accorso, dimostrando ancora una volta quanto sia preziosa una presenza dell’Arma in paese. Anche da qui la speranza – aggiunge sul punto l’ex primo cittadino – che si possa riuscire a riportarvi la Stazione, prezioso servizio non soltanto per Pradleves ma per tutta l’alta valle".

Infine un appello agli anziani a truffatore che dovessero presentarsi in paese: "Quando si viene contattati da sconosciuti è bene diffidare. E’ importante chiedere aiuto a parenti, conoscenti e ovviamente alle forze dell’ordine".

Ezio Massucco

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