Ancora una giornata di ordinaria follia nel centro storico di Genova, l’ennesima in cui aggressioni e furti sono una costante che getta nello sconforto residenti e commercianti.
A raccontare quanto accaduto ieri è Giorgia Spadaccini, giovane imprenditrice di ventiquattro anni, che da tre ha aperto “L’isola dei Tesori’, il suo negozio di articoli per animali in via San Luca. La sua è l’ennesima testimonianza di chi, troppo spesso, si trova a fare i conti con episodi che definisce “fuori controllo”.
“Alle 9 ero in piazza Banchi, mi stavo dirigendo in negozio, quando ho visto due persone che si stavano prendendo a manate. Uno di questi è un volto noto della zona, allontanato già dalla Maddalena perché era stato aggressivo nei confronti della madre, un’anziana tra gli ottanta e i novanta anni”.
E se il buongiorno si vede dal mattino, quello di ieri aveva purtroppo tutte le carte in regola per essere l’inizio di una giornata di angoscia.
Spadaccini continua: “Durante l’ora di pranzo ero nel negozio dei miei genitori che è proprio a pochi metri dal mio. A un certo punto è entrato un uomo visibilmente alterato dal crack. Era molesto, non stava fermo, continuava a chiedere profumi alla cassa. Quando sono uscita mi ha seguita fuori, mi si è appiccicato addosso in maniera molesta e dicendo cose incomprensibili. Ho avuto paura, ho ritardato l’apertura del mio negozio perché ho avuto paura e mi sono chiusa dentro”.
Nemmeno il tempo di riprendersi, e due ore dopo un nuovo episodio: “Un ragazzo con un pitbull libero è entrato in negozio. Ha rubato, io gliel’ho tolto e lui mi ha insultata pesantemente. Una cliente è intervenuta per difendermi e lui le si è avvicinato in modo minaccioso. Poi ha preso il cane e lo ha strattonato, l’ha buttato fuori e ha iniziato a colpire un passante col guinzaglio. Non contento, ha raggiunto il negozio di articoli per la casa dove ha provato a rubare il portafogli di un cliente. Quando il proprietario si è accorto di quanto stava accadendo, lo ha sbattuto fuori ma è stato aggredito anche lui a colpi di guinzaglio. In sette minuti ha fatto più danni che la grandine”.
La giovane commerciante racconta di vivere ormai con l’ansia: “Sono tre anni che lavoro qui, ci ho investito tempo e soldi, ma mi chiedo se ne vale la pena. Ho ventiquattro anni, sto costruendo il mio futuro, ma non posso aprire il negozio con la paura che qualcuno entri molesto o mi minacci. E quello che fa più male è che, dopo ore di denuncia, il giorno dopo queste persone sono di nuovo qui fuori. Così si perde fiducia”.
Non è la prima volta che Giorgia subisce aggressioni: “Il primo anno che avevo aperto sono stata aggredita, ho fatto querela, denuncia, tutto. Il giorno dopo era di nuovo qui sotto. È assurdo”.
La sua denuncia è lo specchio di tanti altri commercianti che vivono la stessa situazione. “Questa zona ha un grande potenziale - dice - il passaggio è alto, i vicoli sono la parte più bella e caratteristica di Genova. Ma così no: non è un bel vedere. E la quantità di delinquenza e criminalità fa paura”.
Al centro resta la spirale dell’alcol e della droga: “Lo spaccio è aumentato tantissimo. Le persone che entrano in quel giro hanno bisogno di farsi, vanno in astinenza e rubano nei negozi. Noi siamo le prime vittime. Non è più vivibile, non è più sotto controllo”.
C’è anche un appello, amaro, alle istituzioni: “L’anno scorso c’era un gruppo WhatsApp con la polizia, potevamo segnalare subito e intervenivano in tempo reale. Oggi non più. Io ieri non sono riuscita a chiamare subito perché avevo paura. Ma non è normale vivere e lavorare così, sempre con l’ansia”.
La commerciante conclude: “Io mi sto giocando gli anni più belli della mia vita per costruirmi qualcosa. Ma ogni giorno devo chiedermi se riuscirò a lavorare tranquilla o se dovrò abbassare la serranda per scappare. È davvero questa l’immagine che vogliamo dare della città?”
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