Alessandro Spedale ha alle spalle una lunga carriera amministrativa in Comune a Cuneo, iniziata nel 1998 quando, a 25 anni, fa l’ingresso in Consiglio con Cuneo Solidale e il sindaco Rostagno. Nel 2002, viene rieletto sempre con Cuneo Solidale. Fino al 25 aprile 2005 ricopre l’incarico di capogruppo della lista e, in seguito, dal 26 aprile alla fine del mandato nel 2007, il sindaco Valmaggia lo nomina assessore a Cultura, Università, Turismo, Spettacoli e Immagine della Città.
Le elezioni del 2007 lo riconfermano nell’assemblea municipale e ottiene, sempre dal sindaco Valmaggia, le deleghe del mandato precedente a cui si aggiunge quella per il Centro storico. Nel 2012 entra in Consiglio comunale ancora con Cuneo Solidale e il sindaco Borgna gli assegna gli incarichi a Bilancio, Patrimonio, Tributi, Legale, Cultura e Università. Nel 2017 viene rieletto nell’assemblea municipale con Cuneo Solidale Democratica, nata dalla fusione tra i Democratici per Cuneo e Cuneo Solidale, e fino a inizio 2020 ricopre il ruolo di capogruppo della lista. Poi, come da accordi elettorali, diventa presidente del Consiglio comunale al posto di Nino Pittari del Pd.
Le votazioni del 2022 lo vedono ancora eletto, sempre con Cuneo Solidale Democratica, e la sindaca Manassero gli affida le deleghe a Urbanistica, Piano Strategico e Valorizzazione del Patrimonio.
Una lunga carriera amministrativa. Cosa le ha insegnato? “Ho imparato a studiare - sottolinea Spedale - e a entrare nel dettaglio di tante questioni, a volte anche molto complicate. Un percorso capace di regalare la passione del confronto e del trovare soluzioni. Quando, nel 2005, ho avuto il primo incarico da assessore ero timoroso rispetto a un’avventura nuova, ma anche curioso e interessato per quanto potesse accadere. Senza la presunzione di avere pronte delle strategie per ogni problema, insieme agli uffici abbiamo sempre cercato di dare delle risposte puntuali”.
C’è qualcosa che ricorda con maggiore soddisfazione?
“I 12 anni da assessore alla Cultura sono stati importanti, così come ha avuto rilevanza l’occuparmi del Bilancio, che mi ha fatto entrare in modo concreto nella gestione dei conti comunali con tutte le difficoltà del caso. Invece, attraverso la delega al Patrimonio, avuta in due periodi diversi, abbiamo affrontato l’evoluzione del settore. Per quanto riguarda l’Urbanistica devi imparare il linguaggio molto tecnico, con l’obiettivo, al termine del percorso, di essere riuscito ad arricchirti di qualche conoscenza in più rispetto a quando hai iniziato. Il tutto accompagnato da un progetto di sviluppo della città”.
Il lavoro della Giunta
Dal 2022, la Giunta Manassero ha individuato scelte e percorsi da portare avanti per far crescere Cuneo. Un bilancio dell’attività svolta? “Si è lavorato molto - precisa Spedale - ottenendo dei buoni risultati sui progetti in continuazione con il precedente mandato amministrativo e su percorsi nuovi. Utilizzando le risorse rese disponibili dal Pnrr. La città ne ha avuto dei significativi benefici in termini di restyling e di rigenerazione urbana. Obiettivo fino al 2027? Lasciare delle strade tracciate a chi gestirà il prossimo mandato comunale”.
Il futuro della vostra coalizione?
“Spero che possa rimettersi in gioco e continuare il lavoro cominciato. Poi, certo, la risposta è in mano agli elettori”.
L’Urbanistica
L’Urbanistica è una materia complessa. Quali sono stati gli argomenti all’ordine del giorno dal 2022? “Abbiamo affrontato - spiega Spedale - parecchie Varianti al Piano Regolatore Generale. Ma ci siamo resi conto che lo strumento di pianificazione del territorio è del 2008, quindi inizia ad avere i suoi anni. Anche se conteneva già delle caratteristiche importanti, come la forte attenzione alla permeabilità del suolo. Di qui in avanti, comunque, vogliamo avviare un percorso di revisione del Prg compiendo i primi passi e attuando i primi atti tecnici concreti in questa direzione che, poi, dovranno essere continuati e completati dai successivi amministratori. Lo stesso discorso vale per la revisione del Regolamento edilizio”.
Il Piano Strategico
“Per quanto riguarda il Piano Strategico - dice Spedale - abbiamo approvato all’unanimità in Consiglio comunale, con il supporto delle minoranze, il Regolamento dei Beni Comuni, creando anche un apposito ufficio: una novità per Cuneo studiando l’esperienza maturata, su questo aspetto, da molti Comuni del Piemonte e, soprattutto, da quello di Bologna. Un modo per rendere protagonisti tutti i cittadini. Adesso partiremo con gli strumenti attuativi, che sono i patti di collaborazione”.
La Valorizzazione del Patrimonio
Un tema piuttosto delicato e di grande importanza per la città è la Valorizzazione del Patrimonio comunale. “Uno dei primi argomenti di cui mi sono occupato da assessore nel 2022 - spiega Spedale - è stato quello di avviare il progetto della Casa della Sostenibilità al Parco della Resistenza. Il locale, ora, offre uno spazio commerciale, quindi di presidio del territorio, ma è anche un luogo al servizio della comunità dove organizzare dibattiti, conferenze e iniziative culturali. Poi, abbiamo rinnovato la concessione per gestire i Lavatoi di via della Pieve”.
Il Programma della Qualità dell’Abitare?
“Attraverso il progetto stiamo realizzando nuovi alloggi su edifici di proprietà comunale: 42 nell’ex Onpi a Borgo San Giuseppe; 32 nell’ex Caserma Piglione di via Bongioanni e 11 nel quartiere Donatello, tra via Madonna del Colletto e via Bernini. Inoltre, sono in fase di ristrutturazione le 24 unità abitative di via San Damiano Macra a Confreria. Per un importo complessivo di 23 milioni e 600 mila euro. Gli interventi, finanziati nell’ambito del Pnrr, sono caratterizzati dal prevedere degli spazi comuni di socializzazione, così da favorire lo scambio di esperienze tra le persone più giovani e quelle più avanti negli anni”.
La vicenda tettoia Vinaj?
“La parte legale l’ha seguita il collega di Giunta, Fantino. Come Patrimonio abbiamo predisposto il Bando, che ha rimesso in gioco la struttura”.
Cascina Vecchia?
“Se ne occupa principalmente l’assessora alla Cultura, Clerico. Come Patrimonio scriveremo la concessione. Al momento è un work in progress. Porteremo delle proposte in Commissione, capaci di dare una risposta alla gestione dell’immobile”.
Piazza Europa?
“Il percorso di riqualificazione è definito, secondo il cronoprogramma individuato dalla Giunta”.
Gli ex Bagni Pubblici?
“Si tratta di un bene comunale importante, con una sua storia e una sua tutela. Negli anni sono state effettuate delle analisi sul futuro dell’edificio, senza trovare delle strade percorribili. Continueremo a tenere alta l’attenzione, impegnandoci a ottenere delle forme di finanziamento per un suo recupero. E lasciando, magari, a chi guiderà Cuneo dal 2027 in avanti, un progetto che rivitalizzi il bene”.
L’ex Policlinico?
“La struttura è di proprietà privata e come assessore all’Urbanistica sono dispiaciuto di non essere ancora riuscito a trovare una soluzione. A inizio 2022, avevamo approvato il Piano di recupero dell’edificio ed eravamo pronti a firmare la convenzione, ma il proponente ha dichiarato di non voler procedere con i lavori. Rimane una ferita aperta nel centro della città, che cercheremo in tutti i modi di ricucire. Ma non ho la certezza di riuscirci di qui alla fine del mandato”.
Come sarà Cuneo tra due anni
“Avrà a disposizione - conclude Spedale - molti spazi valorizzati attraverso gli interventi messi in cantiere. La sfida più grande è dare a questi luoghi un’anima, affinché possano essere fruiti integrando i contributi delle varie generazioni. Un’evoluzione di Cuneo in termini di ancora maggiore vivibilità e sostenibilità”.
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