Sanremo è una città abbastanza sicura e servirebbe, come in tutte le città, una serie di misure preventive piuttosto che repressive per evitare episodi come quelli che hanno caratterizzato le ultime notti della città dei fiori. E’ questo il quadro che emerge da una serie di interviste realizzate a Sanremo nelle ultime ore, per sentire il pensiero dei cittadini su quanto accaduto.
C’è chi pensa che, tutto sommato e pur rispettando episodi che hanno colpito molto l’opinione pubblica come il pestaggio del giovane 21enne di Alba, Sanremo non è una città insicura ma che vive sporadici momenti di criminalità e di violenza come accade (in modo amplifica) in molte altre grandi città. C’è invece chi pensa che si dovrebbe fare molto di più, soprattutto in estate quando la città si riempie di turisti e, ovviamente, anche di persone che non rispettano le leggi.
Sicuramente sarebbe opportuno mettere in atto controlli e maxi pattuglioni in orari di maggior presenza sul territorio e non nel profondo della notte, in giornate feriali dove ovviamente pochi sono i cittadini ed i turisti presenti nei locali o comunque in giro per la città.
C’è anche chi invece sostiene come la città dei fiori non sia assolutamente tra quelle più pericolose: “Sanremo è una delle città più sicure dove sono stato in Europa – ci ha detto un commerciante del centro - e non vedo gravi problemi per la criminalità”. E quindi evidenzia come le stagioni turistiche portino anche malintenzionati, attratti da villeggianti facoltosi: “Sicuramente ci sono turisti che – ha sottolineato - portando ricchezza, portano anche malviventi. Non penso ci sia un centro criminale a Sanremo ma arrivino da fuori, soprattutto in estate. Le telecamere nelle zone più calde ed i controlli costanti delle forze dell’ordine possono essere una buona soluzione”.
Una ragazza giovane è decisamente più pessimista e conferma come in estate sia decisamente più pericoloso girare la notte: “Io ci vivo da tanti anni e mi sembra che la sera sia una città non molto sicura. Negli ultimi anni la delinquenza è peggiorata, soprattutto tra i più giovani. Non siamo molto sicuri la sera, soprattutto come donna. Sicuramente in estate la situazione peggiora ma non ci sentiamo particolarmente sicuri”.
C’è anche, tra le più giovani, chi è più pragmatico ed evidenzia la mancanza di sicurezza, dettata dall’assenza di cultura e prevenzione in merito: “Direi che c’è un problema di sicurezza, ma penso che sia una costante come in diverse città e si potrebbe fare di più anche se la repressione non funziona. La sicurezza dovrebbe essere una questione di prevenzione, consapevolezza, tanta cultura, integrazione e recupero dei giovani”. Decisamente contrarie ai pattuglioni le due ragazze incontrate: “Non è certo da proporre con militari che girano sul territorio, anzi si rischia di peggiorare la situazione. Aumentare le pene non funziona e propone solo uno stato di paura, visto che gli studi sociologici lo confermano. Bisognerebbe fare un lavoro molto più ampio, piuttosto che mettere agenti in strada”.
Pareri contrastanti, quindi, tra chi abbiamo incontrato in giro per Sanremo. In molti hanno sostenuto come sia importante una presenza costante delle forze dell’ordine nelle zone più calde, in luogo di interventi a ‘spot’ che a poco servono. Le forze dell’ordine, sempre alle prese con croniche carenze d’organico, fanno quanto possono.
Un fatto che, molto probabilmente, la politica ha sottovalutato da decenni è il forte cambiamento che Sanremo ha vissuto e sta vivendo. Ovvero la trasformazione in una vera e propria città, che ha ufficialmente 53mila abitanti che, normalmente sono almeno 75mila e che diventano 150mila nei periodi turistici. Senza dimenticare che ha, sul piano logistico e di forze dell’ordine una struttura da città ‘normale’ mentre di fatto è il vero capoluogo di provincia, senza quelle strutture che può invece vantare Imperia, città più piccola e decisamente meno turistica di Sanremo, con un inferiore ‘appeal’ anche tra la criminalità.
(Video e interviste di Elia Folco e Andrea Musacchio)
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