Il Nazionale

Sport | 10 settembre 2025, 19:17

Ecco la nazionale di cui oggi non sentirete parlare, eppure è la migliore di tutte: ragazzi dal Para Ice Hockey, grazie dell'impresa mondiale

Trascinati da un nucleo varesino straordinario (da Massimo Da Rin ad Alessandro Andreoni, da Santino Stillitano ad Andrea Longhi e agli atleti della Polha), gli azzurri hanno dominato 4 partite su 4 ai Mondiali Gruppo B di Astana, in Kazakistan, riconquistando l'élite del movimento. Nessuno ne parla, per noi valgono l'apertura del giornale. Perché incarnano i valori di una vera nazionale e della vita

Ecco la nazionale di cui oggi non sentirete parlare, eppure è la migliore di tutte: ragazzi dal Para Ice Hockey, grazie dell'impresa mondiale

Stillitano, Ariaudo, Landeros, Macrì, Enderle, Cavaliere, Rosa, Larch, Depaoli, Remotti Marnini, Kafmann, Andreoni, Radice, Torella, Bianchi, Da Rin, Longhi... è la formazione di una nazionale che oggi non avete ancora letto da nessuna parte, tranne casi rarissimi, e che forse non leggerete mai e che noi, invece, mettiamo in cima al giornale. Perché se lo merita. Perché è andata in silenzio ma piena d'orgoglio e amore per l'hockey e per l'azzurro ad Astana, in Kazakistan, a giocarsi un mondiale sulle lame degli slittini e, con il 5-0 alla Svezia che è anche la quarta nettissima vittoria consecutiva - cosa che la nazionale di calcio e quella di basket si scordano - è tornata nel gruppo A del para ice hockey e se domani battesse anche il Giappone nella quinta e ultima gara, si porterebbe a casa anche il trionfo mondiale attestato dal primo posto in classifica. Chi altro nel mondo dello sport di squadra italiano, ragazze del volley femminile a parte, ultimamente è riuscito a fare altrettanto? Risposta facile: nessuno. Eppure nessuno oggi si è degnato di ringraziare questi ragazzi e uomini unici che, magari senza una gamba, senza muscoli, senza qualunque altra cosa che apparentemente gli permetta di alzarsi all'altezza degli altri con gli arti inferiori, sono ben al di sopra di tanti, forse di tutti.

Da Santino Stillitano, semi leggendario portierone saronnese cinquantaseienne, al ventottenne varesino Alessandro Andreoni, capace di incantare i bambini delle scuole così come tutte le persone che incontra grazie a quella sua capacità straordinaria di trasmettere il succo della vita, da Massimo Da Rin, coach dei Mastini e "papà" di questo gruppo, ora da direttore tecnico accanto al bravissimo allenatore Mirko Bianchi dopo anni sul pancone azzurro, ad Andrea Longhi, storico team manager di questo gruppo e presidente del settore giovanile giallonero, c'è tanta Varese, tanta Polha (anche Roberto Radice e Nikko Landeros sono suoi atleti), tanta Armata Brancaleone qui ad Astana, quasi in cima al mondo, dove la vista è bellissima grazie all'altezza del cuore, dei sacrifici e dell'anima di questi azzurri.

Noi abbiamo una speranza, la più alta, la più giusta e cioè che Giancarlo Giorgetti, vero uomo di sport e fatica prima che ministro e varesino, se non il presidente Sergio Mattarella, si faccia vivo con questa vera nazionale perché incarna i valori di libertà, identità, coraggio, passione, volontà e solidarietà. Una nazionale che guarda avanti da quando è nata, senza dimenticare il passato. 

Intanto semplicemente grazie, ragazzi.

PORTIERI
Gabriele Ariaudo, Santino Stillitano

DIFENSORI
Gianluca Cavaliere, Alex Enderle, Nikko Landeros, Andrea Macrì, Gianluigi Rosa

ATTACCANTI
Alessandro Andreoni, Christoph Depaoli, Stephan Kafmann, Sandro Kalegaris, Nils Larch, Roberto Radice, Matteo Remotti Marnini, Francesco Torella

Andrea Confalonieri

Commenti

In Breve