Un fatto "gravissimo", "una violenza inaudita priva di qualsiasi giustificazione".
Così l’avvocato albese Matteo Ponzio descrive la brutale aggressione che nella notte tra sabato e domenica scorsi ha avuto come vittima un 21enne studente universitario residente nella capitale delle Langhe, che si trovava a Sanremo in visita a un amico.
Noti i fatti (leggi qui), seguiti dal fermo di tre dei quattro aggressori finiti in carcere nell’attesa che, terminati gli interrogatori di garanzia tenuti questa mattina, la giudice per le indagini preliminari Anna Bonsignorio si esprima sulla convalida della custodia cautelare.
Al legale albese si è affidata la famiglia del giovane, peraltro già affetto da una forma di disabilità indotta da una patologia neurologica e che da quella sequela di calci e pugni rischia ora di subire danni pesantissimi. "L’aggressione è stata brutale e di una violenza inaudita – spiega l’avvocato Ponzio – . Dalle immagini video si evince come i quattro indagati si siano ripetutamente accaniti contro la povera vittima agonizzante a terra. Si tratta di un gesto vergognosamente vile, soprattutto considerato il fatto che la persona offesa è un ragazzo disabile impossibilitato a difendersi".
"Le lesioni subite sono gravissime – prosegue –. Il mio assistito ha riportato danni neurologici che sono in corso di accertamento, ma le cui conseguenze potrebbero essere potenzialmente permanenti in termini di funzionalità soprattutto degli arti inferiori. Da non sottovalutare, inoltre, il dramma psicologico del ragazzo e dei genitori i quali non riescono a darsi pace per una violenza tanto barbara quanto immotivata. Il giovane, infatti, è stato inseguito, picchiato e lasciato inerme senza ragione alcuna", conclude.
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