Cairo Montenotte perde una delle sue figure più amate del panorama sportivo locale: Giuliano Boetti, classe 1937, storico dirigente dell’Aurora Calcio, si è spento lasciando un vuoto profondo tra giocatori, famiglie e appassionati.
Boetti non era solo un dirigente: per generazioni di calciatori locali era un punto di riferimento, un mentore sempre pronto a condividere esperienza, consigli e sorrisi. La sua vita era legata ai campi da gioco, prima come giocatore, esordendo appena diciottenne nei primi anni ’50 come portiere con la maglia della Cairese. Proseguì poi la carriera in altre squadre della Val Bormida, tra cui il Cortemilia, e successivamente come responsabile attento e instancabile: per decenni si prese cura del terreno di gioco del Lionello Rizzo, assicurandosi che ogni partita e allenamento si svolgessero nelle migliori condizioni.
Il suo impegno nel calcio giovanile non è passato inosservato. Nel 2017, a Roma, la FIGC gli consegnò un premio speciale, riconoscendo ufficialmente anni di dedizione a favore dei ragazzi e della crescita dello sport locale. Un riconoscimento che celebrava non solo la sua professionalità, ma anche la gentilezza e la passione che hanno sempre contraddistinto il suo operato. L'ultimo riconoscimento è arrivato dal Coni pochi mesi fa, con la consegna a Savona del premio "Carlo Pizzorno".
Oggi, l’eredità di Giuliano Boetti vive nelle storie di chi ha condiviso con lui i campi, negli applausi dei tifosi e nei sorrisi dei giovani calciatori cresciuti con la sua costante presenza.
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