Un caso di truffa telefonica ai danni di una donna anziana ha rischiato di trasformarsi in tragedia a Cairo Montenotte. La vittima, 78 anni, è stata contattata sul telefono fisso da una persona che, fingendosi la nipote, le ha fatto credere di trovarsi in ospedale in condizioni disperate.
L’episodio è avvenuto ieri intorno alle 14. Dall’altra parte della cornetta, una voce femminile, giovanile e in lacrime, si è presentata dicendo: "Ciao mamma, sono Marianna". L’anziana, confusa, ha risposto: "Perché mi chiami mamma? Sono la nonna. Dov’è la mamma?". La sedicente nipote ha quindi continuato a piangere, sostenendo che la madre fosse impegnata a parlare con il primario e che lei si trovasse al pronto soccorso di Cairo Montenotte dopo essere stata punta da una zanzara, con una grave infezione in corso e sanguinamenti dalla bocca, facendo leva probabilmente sull’allarme suscitato in questi giorni dai casi di virus West Nile.
Il truffatore ha aggiunto che sarebbe stata necessaria un’operazione urgente dal costo di 17mila euro, chiedendo insistentemente denaro o gioielli. Al rifiuto della donna, ha continuato a pressarla con richieste sempre più insistenti, per poi riattaccare.
La 78enne, che soffre di problemi cardiaci, si è spaventata al punto da accusare forte agitazione e tachicardia. Solo grazie all’intervento della nipote reale, contattata in preda al panico, la donna è riuscita a calmarsi.
"Il dettaglio inquietante è che i truffatori non si sono limitati al generico 'ciao nonna', ma hanno citato il mio nome", racconta Marianna. "Resta da capire come possano essere entrati in possesso di questa informazione. Ipotizziamo una fuga di dati personali, visto che il contratto del cellulare di mia nonna è intestato a me".
Non si tratterebbe di un caso isolato. "Una mia coetanea mi ha riferito che ai suoi nonni, anch’essi residenti in Val Bormida, è accaduto lo stesso episodio, ieri. In questo caso, una voce femminile si è spacciata per la nipote ricoverata a Torino, sempre a causa della puntura di una zanzara, sostenendo di avere gravi sintomi e sanguinamenti. La truffa è risultata ancora più credibile perché la ragazza, dopo molto tempo, si trovava davvero nella città piemontese. Gli anziani, spaventati dall’inganno, hanno rischiato di sentirsi male".
La nipote lancia quindi un appello: "Mettete in guardia i vostri parenti anziani. Mia nonna, per lo spavento, ha rischiato seriamente di sentirsi male. Queste persone senza scrupoli colpiscono sfruttando paura e affetti familiari. È fondamentale parlarne con i nostri cari per evitare che cadano vittime di simili raggiri. Oggi mi recherò dai Carabinieri per denunciare l’accaduto".
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