Il Nazionale

Cronaca | 05 settembre 2025, 20:22

Ancora nessuna traccia di Abdou, scomparso nelle acque del Tanaro lo scorso aprile

Le operazioni sono riprese, questa settimana, su decisione del Prefetto di Cuneo, che ha accolto l'appello dei genitori. Le ricerche riprenderanno domattina. Salvo eventuali proroghe si andrà avanti sino alla giornata di domenica 7 settembre

Ancora nessuna traccia di Abdou, scomparso nelle acque del Tanaro lo scorso aprile

Ancora una giornata di ricerche purtroppo senza esito quella che si è conclusa oggi, venerdì 5 settembre, nell'Albese dove i soccorritori stanno cercando tracce che possano portare al ritrovamento del corpo di Abdou Ngom, lo studente braidese finito nelle acque del Tanaro nella mattinata dello scorso 22 aprile.

Accogliendo l’appello dei genitori, il prefetto di Cuneo, Mariano Savastano si è mobilitato al fine di riprendere le ricerche che erano state sospese in primavera, dopo diversi interventi perlustrativi da parte dei soccorritori.

Le operazioni di ricerca sono proseguite anche nella giornata di oggi e riprenderanno domni, con il coordinamento dell’Unità di Comando Locale (UCL) dei Vigili del Fuoco, installata nella zona dell’ex ristorante "La Cascata", ai piedi di Verduno. 

Per le ricerche sono stati mobilitati oltre 30 volontari della Protezione Civile provinciale che, insieme alle altre componenti volontarie della provincia, tra le quali la Croce Rossa, hanno perlustrato l'area lungo il Tanaro, mentre i Vigili del fuoco hanno scandagliato le acque del fiume grazie al lavoro dei nuclei Speleo Alpino Fluviale (Saf) arrivati da Cuneo e fluviali-nautici giunti da Asti e Alessandria. Al loro fianco stanno operando effettivi del Distaccamento di Alba, operatori con i droni giunti dalla Direzione Piemonte di Torino e il nucleo Topografia Applicata al Soccorso (Tas) di Cuneo per la gestione cartografica delle attività. Le ricerche riprenderanno domattina.

Salvo eventuali proroghe si andrà avanti sino alla giornata di domenica 7 settembre.

La speranza dei genitori  del ragazzo, Khadim Ngom e Khady Sene è quella di poterlo salutare almeno un'ultima volta: "Non possiamo accettare che venga inghiottito per sempre dal silenzio dell’acqua, senza poterlo piangere nel modo giusto”.

Arianna Pronestì

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