Trasformare il carcere da luogo di punizione a opportunità di lavoro, formazione e rinascita. È l’obiettivo del Festival Articolo 27-Expo, in programma dal 12 al 14 settembre a Cuneo, anticipato da un momento di riflessione alla Casa Circondariale giovedì 11. L’iniziativa, promossa dalla neo Associazione Articolo 27 – nata dall’unione di Panatè Società Benefit, Fondazione Industriali, Gemma Venture e La Strada – porta nel cuore della città tre giorni di eventi, tavoli di confronto, spettacoli e una mostra-mercato con le produzioni carcerarie provenienti da oltre venti cooperative italiane.
Un’occasione che unisce istituzioni, imprese e società civile intorno a un filo conduttore chiaro: riconoscere il valore del lavoro come strumento di benessere e inclusione. “Molti progetti li realizzeremo in modo condiviso, con un’attenzione particolare ai più fragili” ha dichiarato Luca Crosetto, presidente della Camera di Commercio di Cuneo. Sulla stessa linea Federico Borgna, consigliere della Fondazione Crc: “La crescita sociale passa anche dal sostegno alle persone ristrette. È tempo di superare la cultura del “si butti via la chiave” per aprire opportunità di riscatto”.
Il festival, giunto alla terza edizione, si amplia nei contenuti e nella rete di partner. “Il territorio deve aprirsi al carcere, ed è una sfida più che sostenibile” ha osservato Sandro Durando, vicepresidente di Confcooperative Piemonte Sud. Per Gaetano Pessolano, responsabile dell’Area Trattamentale della Casa Circondariale di Cuneo, la sfida è culturale: “Siamo i beneficiari dell’iniziativa, ma dobbiamo crederci. L’amministrazione penitenziaria deve rispettare l’articolo 27 e superare le proprie rigidità. Con la nascita della Fondazione Industriali stiamo concretizzando molti progetti”.
Numeri alla mano, oggi solo il 5% dei 64mila detenuti italiani lavora all’esterno. “Il nostro sogno è che il carcere diventi un luogo di lavoro – ha affermato Davide Danni, presidente di Panatè e dell'Associazione art.27 –. Vogliamo offrire un format che ispiri un cambiamento culturale, costruendo un ponte strutturato e coeso con la società”.
Un impegno che trova sostegno anche nel mondo produttivo. “Gli industriali cuneesi credono nel lavoro come strumento di guarigione della società – ha spiegato Giuliana Cirio, presidente della Fondazione Industriali –. Sono pronti ad accettare l’errore e il rischio della recidiva, perché la solidarietà è parte integrante dell’essere imprenditore”.
Per Wilma Tesio, direttrice di Gemma Venture, la sfida è anche economica: “Realtà come Panatè hanno un grande impatto sociale. Per noi questo progetto è una fonte di investimento. Dare visibilità a chi lavora con i più fragili significa generare valore per l’intera comunità”.
Il programma prevede talk con esperti nazionali, tavoli tecnici sulle buone pratiche, concerti gratuiti, spettacoli teatrali e presentazioni. Tra gli appuntamenti più attesi, il monologo dell’ex magistrato Gherardo Colombo “Giustizia e democrazia: il senso del carcere” e lo spettacolo della compagnia Voci Erranti al Teatro Toselli.
Un festival che, partendo da Cuneo, punta a superare i confini locali per radicarsi a livello nazionale, portando avanti un messaggio di inclusione e riscatto che va oltre le mura di un istituto di pena.
Secondo gli studi del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel), oltre il 70% delle persone detenute in Italia torna a delinquere dopo l’uscita dal carcere. Nel caso in cui i detenuti siano coinvolti in progetti lavorativi e di formazione, la recidiva crolla sotto il 10%.
È questa la prospettiva che da anni guida le attività di Panatè Società Benefit attiva dal 2019 con laboratori di panificazione all’interno delle carceri piemontesi, dimostrando che il carcere può essere luogo di formazione, lavoro, crescita e opportunità.
Coerentemente con il proprio motto, “dal carcere escono cose buone”, dal 2023 Panatè affianca alle proprie attività commerciali l’organizzazione dell’evento “Articolo 27 Expo - fatti in carcere”: appuntamento pensato per dare visibilità alle buone pratiche esistenti nell’ambito dell’economia carceraria e per sensibilizzare l’intero territorio sullo stato delle strutture penitenziarie, inteso come stimolo alla vita democratica e alla cittadinanza attiva.
Dopo le prime due edizioni dell’evento la scelta di ampliare la portata dell’iniziativa, con un fitto programma di eventi divulgativi e specialistici che vedranno a Cuneo protagonisti della riflessione sul mondo carcerario provenienti da tutta Italia.
Proprio con l’obiettivo di supportare l’organizzazione del festival in chiave di crescita sul piano nazionale, si è costituita l’Associazione Articolo 27, che lega imprese, terzo settore e mondo istituzionale con l’obiettivo di stimolare e diffondere una visione trasversale del sistema carcerario favorendo l’interazione con il mondo delle imprese, supportando la realizzazione di un nuovo modello produttivo che renda scalabili e sostenibili i progetti di inserimento lavorativo dei detenuti all’interno e fuori dalle carceri, con grande attenzione al fine pena.
Il programma dell’iniziativa guarda a un pubblico eterogeneo: oltre ai diversi tavoli di riflessione tecnica, che riuniranno alcuni tra i principali esperti di tematiche legate alla giustizia e dell’organizzazione dei sistemi carcerari su scala nazionale, saranno infatti numerose le occasioni di approfondimento indirizzate alla cittadinanza nel suo complesso, con concerti, spettacoli teatrali, talk e presentazioni che uniranno libri, fumetti e poesia.
In parallelo, sarà possibile scoprire il meglio delle produzioni carcerarie grazie alla presenza di più di 20 cooperative provenienti da tutta Italia, da Siracusa a Pavia, che esporranno al pubblico i propri prodotti, spaziando tra proposte culinarie di vario tipo, magliette, borse e accessori.
Due i luoghi cardine dell’iniziativa: il “Villaggio” ovvero l’area di via Roma (nell’area corrispondente al negozio Zara) dove sarà allestita l’area fieristica dedicata alla “Mostra-mercato” oltre all’area concerti e il Cortile del Comune di Cuneo (ingresso da via Roma 28) dove verrà allestito il “Salotto Fondazione Industriali”, spazio in cui saranno ospitati i tavoli dedicati alle buone pratiche in ambito carcerario e i diversi talk in programma.
Come di consueto, il festival viene inaugurato con un primo tavolo tecnico giovedì 11 settembre alle ore 17 presso la Casa Circondariale di Cuneo, che vedrà l’introduzione dei lavori a cura di Renato Brunetta, Presidente del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (Cnel), e a cui interverranno rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni di categoria locali e del sistema penitenziario piemontese.
L’inaugurazione pubblica del festival si terrà venerdì 12 settembre alle 10 presso il cortile del Comune di Cuneo con la presenza della sindaca del Comune di Cuneo, Patrizia Manassero. A partire da quel momento, si alterneranno una serie di tavoli tecnici nel cortile del Comune e sarà possibile visitare l’area mostra-mercato in via Roma.
Questa una selezione dei principali appuntamenti in programma: venerdì 12 settembre si terrà in via Roma alle ore 20 il primo concerto a ingresso gratuito a cura di “Parole Liberate”. A seguire, alle ore 21, andrà in scena nel cortile del comune di Cuneo Gherardo Colombo – ex magistrato protagonista di alcune fra le più storiche inchieste giudiziarie del nostro paese, impegnato in un’intensa attività di divulgatore per la diffusione della cultura della legalità – con un monologo dal titolo “Giustizia e democrazia: il senso del carcere”, a cura di Fondazione Industriali. Evento gratuito.
Nel corso della giornata di sabato 13 settembre sono previsti due tavoli dedicati alle buone pratiche in ambito carcerario, oltre a una doppia sessione di concerti a ingresso gratuito a cura di “Parole Liberate” alle ore 15.30 e alle 17.30.
Alle ore 17, nel cortile del Comune di Cuneo, si terrà il l’evento gratuito dal titolo “Immaginare il carcere tra poesia, fumetti, scrittura e storia”. L’incontro, moderato da Stefania Soma, sarà introdotto dalla lettura di una selezione di poesie su carcere e prigionia a cura di Poeticôni con Donatella Signetti e Riccardo Meynardi, e vedrà la presenza di Stefano Tamiazzo, autore del fumetto “L’ergastolo di Santo Stefano” (Ultima Spiaggia, 2024), di Elena D’Incerti, autrice del libro “Dentro San Vittore” (Meltemi editore, 2024) e di Pierangelo Gentile, presidente della Società Studi Storici Archeologici Artistici della Provincia di Cuneo.
Sempre sabato 13 settembre, alle ore 21 andrà in scena al Teatro Toselli di Cuneo lo spettacolo teatrale “Ma l’amore no”, a cura della compagnia teatrale Voci Erranti, con la regia di Grazia Isoardi (biglietti disponibili a questo link e sul sito art-27.it).
Il festival si conclude con le attività di domenica 14 settembre mattina. In programma alle ore 10.30 nel cortile del Comune un tavolo a cura di Fondazione Crc dedicato alle esperienze teatrali in carcere, a seguire il pranzo sociale (prenotazioni info@art-27.it) nell’area della mostra-mercato di via Roma.
Programma completo disponibile qui di seguito e sul sito https://www.art-27.it/
Per informazioni: info@art-27.it
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