Dopo il bagno di folla a Genova, la Global Sumud Flotilla intreccia il suo destino con la politica: “Ci aspettiamo di essere abbordati e rapiti, Tajani venga a conoscerci”

Tre giorni di ritardo sulla tabella di marcia per via del meteo, ma quattro esponenti politici a rinforzare sul piano istituzionale la portata della spedizione umanitaria verso Gaza.
Dopo il bagno di folla che l’ha accompagnata verso il mare a Genova, la Global Sumud Flotilla è pronta a salpare da Catania verso le coste della Palestina portando il suo carico di aiuti e di umanità.

“Essendo le barche spagnole in ritardo abbiano bisogno di ritardare per riunirci e poi navigare insieme” ha detto Maria Elena Delia, portavoce della delegazione italiana di Global Movement to Gaza, durante la conferenza stampa promossa dal M5S al Senato, nell’annunciare lo spostamento della partenza dal 4 al 7 settembre.
Una spedizione che, inevitabilmente, assume un significato politico ancora maggiore con la presenza a bordo delle imbarcazioni dell’eurodeputata di Avs Benedetta Scuderi, del deputato Pd Arturo Scotto, dell’europarlamentare del Pd Annalisa Corrado e del senatore del M5S Marco Croatti.

“Hanno deciso di mettere i loro corpi - ha commentato Delia - immaginate quanto questo sia importante”.
Secondo la portavoce di Global Movement to Gaza il clima che attende la spedizione via mare sarà ostile all’inverosimile: “Ci aspettiamo droni, blocchi, intercettazioni, di essere abbordati e rapiti, perché quello che per la marina militare di Israele è arresto per me è rapimento in quanto saremo in acque internazionali”.

Poi un messaggio chiaro al governo e, in particolare, al ministro degli Esteri Antonio Tajani, già destinatario di una lettera da parte della sindaca di Genova, Silvia Salis. “Vorrei essere tranquilla nel partire sapendo che il governo si renda conto che se ai suoi cittadini dovesse succedere una cosa del genere il reato non lo stanno compiendo loro - ha concluso Delia in Senato - possiamo essere strumento al servizio del popolo di Gaza, ma abbiamo bisogno del supporto delle istituzioni. Ben Gvir ha dichiarato che chi è a bordo sarà trattato come terrorista e nessun governo salvo quello spagnolo ha risposto come ci saremmo aspettati. Tajani ha detto “non mi pare ci siano terroristi”. Invito Tajani a venire a conoscerci in modo da averne la certezza. Noi siamo persone normalissime e siamo preoccupate. Ci auguriamo che i nostri governi ci proteggano”.