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Politica | 22 agosto 2025, 13:03

La settimana “pop” di Lo Russo tra balere e mercati: ma la sicurezza resta il tema più sentito

Il tour del sindaco nei luoghi di socialità. Dopo una mattinata al Caat, un giro tra i banchi di corso Spezia e piazza Madama Cristina. E davanti all'ufficio anagrafe la testimonianza di una donna derubata in piazza Bengasi: "Non si può fare qualcosa per questi delinquenti?"

La settimana “pop” di Lo Russo tra balere e mercati: ma la sicurezza resta il tema più sentito

Mentre Torino è in fase di riscaldamento muscolare per la Vuelta, il rientro del sindaco Lo Russo dalle vacanze è un Tour (de force). La canicola agostana molla la presa, la politica è ancora, parzialmente, in ferie, l’agenda del primo cittadino è meno fitta del solito. 

L’occasione è ghiotta per ritornare in mezzo alle persone, ascoltare i loro problemi, tirar fuori quel lato “pop” che non guasta mai, specie quando è necessario risalire la china del consenso. E così l’ultima settimana per Lo Russo è stata una full immersion tra scoponi scientifici, balere, tra cani, gatti e centri d’incontro. Luoghi dove passa la vita, dove si parla, dove è bene essere presenti e ascoltare. 

E così, dopo aver annunciato di essere al lavoro su un romanzo noir, il sindaco della prima capitale d’Italia torna alla realtà e oggi dedica la sua mattinata a frutta, verdura e mercati.

Prima una tappa mattiniera al Caat di Grugliasco, quel microcosmo dell’ortofrutta, crocevia delle merci per grossisti e mercati generali. Poi una piccola tappa all’ufficio anagrafe (chiuso e poi riaperto) di via Nizza, insieme al presidente della Circoscrizione 8 Massimiliano Miano. Posto che è tornato operativo da poco più di un anno, funzionale, frequentato, uno dei pochi a non aver chiuso nemmeno d’estate, come spiegato. Un luogo che vuole rappresentare le promesse mantenute in campagna elettorale. Mentre si annuncia la riapertura anche della sede in Corso Corsica. 

Poi Lo Russo passa ai banchi. Prima in quello di Corso Spezia, dove il sindaco saluta e stringe le mani a operatori e fruitori. Qui, come spiegato da Pino Di Tommaso, vicepresidente Ubat e rappresentante di Ascom, si attende un nuovo layout per dare più respiro ai banchi e migliorarne l’assetto. 

C’è il signor Serafino, storico volto del mercato di Corso Spezia, così come ci sono le nuove generazioni di venditori di frutta e verdura. Il mercato è vivo, nonostante la settimana centrale di agosto. Lo Russo si stupisce della numerosa presenza di banchi. 

Ci sono addirittura dei turisti stranieri con cui il sindaco si intrattiene a dialogare mostrando un buon inglese. Quanto staranno a Torino? Poco tempo. Dove sono diretti? A Portofino. E così il claim vien da sé: “From Torino, to Portofino”, dice sorridendo ai due vacanzieri. Una frase che, nonostante l’ironia, restituisce l’idea di un nuovo turismo mordi e fuggi, anche d’estate, fatto non solo di sdrai e ombrelloni (sempre più chiusi), ma anche di brevi visite in città. Come Torino, non poi così distante dal mar Ligure.

E infine un piccolo passaggio sotto la tettoia del mercato di via Madama, cuore pulsante di San Salvario. Qui i problemi espressi dai commercianti restano le infiltrazioni di pioggia e le lastre del pavimento spaccate che rendono difficile il lavoro per chi opera con il proprio banco, ma anche per chi acquista. 

Qui c’è Bruno Bosio, produttore di Pecetto, "trifolaio metropolitano", che ammette di trovare da diversi anni tartufi bianchi nella zona delle Pellerina. “Ma con il clima che cambia prima o poi non se ne troveranno più”, confessa. “Sui tartufi lascio che se ne occupi Cirio”, ribatte Lo Russo, lasciando la palla al governatore che ha fatto del “tuber magnatum pico” un elemento di successo turistico, oltre che politico. 

Ma per trovare i problemi della città non serve scavare troppo a fondo. E così nel suo sopralluogo il sindaco Lo Russo si imbatte in una donna, già vittima di un furto in abitazione. La sua macchina è stata svuotata ieri in Piazza Bengasi. Le è stata portata via la borsa dove aveva tutto. Le chiavi, i documenti, le carte, i soldi, due paia di occhiali... 

“A distanza di un giorno sto ancora tremando. Ci ho rimesso mille euro e ora sono qui (all’ufficio anagrafe) a rifare i documenti”. Confessa. Poi si rivolge al sindaco: “Non si può fare qualcosa per questi delinquenti? Non si può mettere più polizia?”.

“Lo faremo presente al Questore” è la rassicurazione di Lo Russo. 


 

Daniele Caponnetto

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