Il Nazionale

Cronaca | 21 agosto 2025, 12:25

Rapina in casa sfociata in violenza sessuale, i Carabinieri: "Episodio grave, ma la risposta è stata immediata ed efficace"

Il comandante della Compagnia di Bra Lorenzo Repetto commenta la brutale aggressione subita da una 58enne nella sua abitazione: "Non possiamo eliminare la possibilità che avvengano fatti di questo genere, però il soggetto per qualche anno non potrà più delinquere”

Rapina in casa sfociata in violenza sessuale, i Carabinieri: "Episodio grave, ma la risposta è stata immediata ed efficace"

Ha destato sdegno e anche timore la rapina con tentativo di violenza avvenuto nella notte tra domenica e lunedì scorsi di una donna di 58 anni che vive sola a Bra, all’interno della propria abitazione. 

La signora, svegliata da rumori sospetti, ha sorpreso un uomo che tentava di rubare una motozappa dal garage. Alla sua reazione, quello che sulle prima sembrava un “semplice” ladro l’ha invece spinta con forza in casa, colpendola al volto con un taglierino e tentando anche un’aggressione sessuale, fallita grazie alla strenua resistenza della vittima.

Il rapinatore si è poi impossessato del telefono cellulare e di alcuni gioielli prima di darsi alla fuga. Nonostante le ferite, la donna è riuscita a chiamare il 112: i Carabinieri della Stazione di Bra hanno avviato immediatamente le ricerche, rintracciando poche ore dopo un 23enne marocchino residente in città, già noto alle forze dell’ordine. Fermato con ancora addosso i vestiti macchiati di sangue e lo smartphone della vittima, il giovane è stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cotugno” di Torino.

Il tenente colonnello Lorenzo Repetto, comandante della Compagnia Carabinieri di Bra, non nasconde la gravità dell’episodio: “È stata una vicenda veramente brutta, direi davvero quasi da Arancia Meccanica. Una donna sola, di circa sessant’anni, aggredita in casa nel cuore della notte e persino vittima di un tentativo di violenza sessuale: traumi così si portano dietro per tutta la vita”.

Repetto ha sottolineato però anche l’efficacia della macchina investigativa: “La signora, nonostante lo shock, ha avuto la lucidità di fornirci subito una descrizione utile. Abbiamo fatto rilievi accurati nell’immediatezza e questo ci ha permesso di individuare il sospettato in poche ore, con ancora addosso prove schiaccianti. 

La risposta è stata immediata ed efficace: questo è quello che possiamo garantire alla gente. Purtroppo non possiamo eliminare la possibilità che avvengano fatti di questo genere, però intanto questo soggetto lo abbiamo individuato subito ed arrestato e almeno per qualche anno non potrà più delinquere”. Le accuse a suo carico, infatti, sono pesantissime, dalla rapina alla tentata violenza sessuale.

La vittima, ricoverata all’ospedale “Ferrero” di Verduno, ha riportato lesioni guaribili in 30 giorni. L’indagine prosegue sotto il coordinamento dell’Autorità Giudiziaria.



 

Cesare Mandrile

Commenti