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Politica | 13 agosto 2025, 18:06

L'INTERVISTA. Boselli (Indipendenti) attacca: “Cuneo ha perso quel ruolo storico di capoluogo della provincia”

L’esponente di minoranza critica le scelte della Giunta comunale e annuncia per metà settembre la partenza della campagna elettorale in cui si candiderà di nuovo a primo cittadino alle Amministrative 2027. E prevede, per allora, il formarsi di inedite coalizioni

L'INTERVISTA. Boselli (Indipendenti) attacca: “Cuneo ha perso quel ruolo storico di capoluogo della provincia”

Giancarlo Boselli, alle elezioni comunali di Cuneo del 2022, ha presentato la candidatura a sindaco con la lista Indipendenti, incassando il 7,83% dei voti. Oltre a lui, nell’assemblea municipale è entrato Paolo Armellini. Il gruppo si è collocato all’opposizione. 

In questi giorni, Boselli ha annunciato che a metà settembre lancerà di nuovo la candidatura a primo cittadino. Avviando, di fatto, la campagna elettorale per la tornata amministrativa del 2027. “La corsa - sottolinea - si preannuncia molto frizzante. L’attuale maggioranza è divisa, con un’alta conflittualità tra i due gruppi maggiori della coalizione: Pd e Centro per Cuneo. Non possono più trovare un accordo come quello che li lega in questo mandato. Le elezioni proporranno imprevedibili modelli di alleanza capaci di offrire grandi opportunità anche alle forze come la nostra. Avremo nuove e inedite coalizioni formate da gruppi ora in maggioranza e altri adesso all’opposizione”. 

(Giancarlo Boselli con il collega Paolo Armellini)

Sul lavoro della Giunta

Dopo l’intervista a Targatocn della sindaca Manassero, Boselli attacca il lavoro portato avanti dalla Giunta. “Diamo - spiega - un giudizio molto negativo su quanto è stato fatto. Cuneo ha perso quel ruolo storico di capoluogo della provincia. A partire dalla proposta testardamente portata avanti dalla Sindaca di indicare alla presidenza della Fondazione Crc l’ex primo cittadino Borgna. Glielo abbiamo detto in tanti nel Consiglio comunale che era il nome sbagliato e, infatti, la candidatura non è andata in porto. Lo stesso problema lo vivono le partecipate del Comune, in cui l’Ente dovrebbe essere azionista di riferimento. Invece, ha poca voce in capitolo e subisce la politica dettata da altri”. 

Il rapporto con la montagna? 

“Non sta andando bene. Per essere riferimento del territorio non bisogna costruire un dialogo a spot invitando, ogni tanto, gli altri Comuni alla corte del capoluogo. Occorre, invece, investire in una politica di confronto costante. Altrimenti le Terre Alte avranno il sospetto di essere usate quando serve alla città e dopo dimenticate tutto il resto dell’anno”. 

Cos’altro non funziona? 

“Se non avremo dei forti contenimenti della spesa corrente, ci sono delle possibilità che il Comune non riesca a chiudere il prossimo Bilancio. Inoltre, la gestione del patrimonio è molto discutibile: dalla tettoia Vinaj alla caserma Cantore, a Cascina Vecchia.

Negli ultimi giorni è uscito anche il problema del Varco, dove hanno sede gli spazi per la musica”. 

Gli edifici? 

“C’è l’incapacità di rigenerare le parti cittadine più delicate. Il quartiere Cuneo centro, dai corsi Giolitti-Brunet ai corsi Soleri-Garibaldi, ha luoghi comunali importanti completamente abbandonati, come gli ex Bagni pubblici e il teatro ex Gil vicino all’Istituto Grandis. Su piazza Martiri della Libertà si sta ristrutturando lo sferisterio che andava spostato, pregiudicando un intervento sostanziale di riqualificazione con un parcheggio sotterraneo. Ma anche per gli immobili privati questa Amministrazione non riesce a chiedere soluzioni condivise. A partire dalla Stazione ferroviaria, sempre più in condizioni di degrado, per continuare con l’ex Policlinico, dove è tutto fermo”.  

Sicurezza e ordine pubblico

Su questo fronte - dice Boselli - il problema è grave e si sta allargando a molte aree della città. Serve un ruolo più efficace della Polizia Locale. Con un organico vicino ai 70 operatori, devono essere previsti i turni di notte e il sabato e la domenica. Sempre, non ogni tanto. Naturalmente concordandoli e contrattandoli con i sindacati. Bisogna istituire pattuglie di controllo del territorio. Gli stessi agenti, se incentivati, sarebbero d’accordo a effettuare un lavoro più impegnativo di vicinato nei fine settimana che, adesso, viene effettuato da Polizia di Stato e Carabinieri”. 

Ma non solo. 

“Nel Comune funzionano 400 telecamere di videosorveglianza collegate alla centrale della Polizia Locale. Però, di notte e il sabato e la domenica nessuno attenziona le immagini. Invece, nelle zone più sensibili serve un controllo 24 ore su 24 per intervenire efficacemente in tempo reale. Come si fa in altri capoluoghi di provincia”. 

I rapporti tra Giunta e minoranze

Questa Giunta - conclude Boselli - non porta le questioni in Commissione, come si faceva un tempo. Spesso non si possono discutere le scelte su appalti da milioni di euro. Come quelli che hanno riguardato le manutenzioni generali e il Piano neve e le pulizie dei fabbricati comunali. Sono state ridotte al minimo le occasioni di confronto. Inoltre, la Sindaca e la Giunta usano tantissimo i mezzi di comunicazione e i social del Comune. Ma non sono di loro proprietà e anche le minoranze dovrebbero poter avere uno spazio adeguato su quegli strumenti per spiegare proposte e posizioni”.

Sergio Peirone

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