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Politica | 12 agosto 2025, 11:15

Regione, un totonomi tutto al maschile per l’allargamento della giunta

Tra le ipotesi non c’è nemmeno lontanamente il nome di una donna. In amministrazione resterebbe la sola Simona Ferro che potrebbe essere ‘premiata’ con la vicepresidenza

Regione, un totonomi tutto al maschile per l’allargamento della giunta

Il “via libera” da Roma per l’allargamento della giunta regionale a nove assessori è una delle vittorie più care al presidente della Regione Liguria, Marco Bucci. La battaglia per ampliare la squadra di governo regionale è uno dei manifesti del suo modo di amministrare la cosa pubblica, e non è un segreto che ora il suo focus sia concentrato anche sull’introduzione dei sottosegretari. Ma di questo si parlerà più in là nel tempo.

Intanto è partito l’inevitabile totonomi per stringere il cerchio attorno ai due nuovi assessori che andranno ad affiancare i sette attualmente in carica. E la caratteristica comune di tutti i papabili è una sola: tutti uomini. Stando alle voci che circolano in queste ore dalle parti di piazza De Ferrari, non c’è traccia di una donna tra le figure che il presidente avrebbe individuato per andare a rinforzare la sua squadra di governo.

A reggere le fila dei suoi ragionamenti ci sono due equilibri da tenere in piedi: quello tra i partiti e quello territoriale.
È chiaro sin dal giorno delle elezioni che il primo indiziato per entrare in giunta è il leghista Alessio Piana, attualmente consigliere delegato, rimasto fuori dalla squadra di governo solamente perché serviva un rappresentante della provincia di Savona. Mentre si fa sempre più insistente l’ipotesi di un ‘premio fedeltà’ per Pietro Piciocchi, ex vice (e sempre fedelissimo) di Bucci a Palazzo Tursi, candidato del centrodestra nell’ultima corsa elettorale comunale, pronto a prendersi un posto in Regione in quota civica. Soluzione che, però, scontenterebbe non poco Forza Italia. Il partito che fu di Silvio Berlusconi, se le cose andassero così, rimarrebbe fuori dalla giunta per la seconda volta dopo la grande esclusione durante l’amministrazione di Giovanni Toti. E così salgono anche le quotazioni del forzista Angelo Vaccarezza.

Come detto, tra le indiscrezioni e le voci la caratteristica comune è la totale assenza di donne in lizza. Se le cose andranno così, dopo l’allargamento la sola Simona Ferro si troverà a di fronte otto colleghi uomini, più il presidente Bucci. Il tutto in un consiglio regionale in cui anche il presidente e i due vicepresidenti sono uomini. Voci dicono che Ferro potrebbe essere ‘premiata’ con la vicepresidenza della Regione (attualmente in capo ad Alessandro Piana), ma sarebbe effettivamente solamente un palliativo.

Ancora un’incognita i tempi dell’operazione allargamento. Con la modifica dello statuto regionale votato prima della pausa agostana, l’amministrazione del presidente Bucci si è di fatto preparata a recepire l’eventuale legge nazionale che, come noto, ora ha avuto l’ok da Roma. Quindi, salvo ribaltoni, alla ripresa dei lavori a settembre la squadra di governo regionale metterà la testa sui passaggi necessari per recepire la norma e, poi, procedere con la nomina dei due nuovi assessori e con la nuova spartizione delle deleghe.

Pietro Zampedroni

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