L’intera comunità di Crevoladossola, nel Verbano Cusio Ossola, si è stretta intorno alla famiglia di Deborah Rolando, la ciclista di 48 anni che martedì ha perso la vita travolta da un furgone a Premia, nella frazione di Piedilago (leggi QUI).
Questa mattina, venerdì 8 agosto, si sono celebrati i funerali nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, gremita tanto all’interno quanto sul sagrato, alla presenza di famigliari e amici, ma anche delle istituzioni – tra cui il sindaco di Crevoladossola Giorgio Ferroni e il sottosegretario alla presidenza della regione Alberto Preioni – e di tantissimi cittadini che hanno voluto dare l’ultimo saluto a Deborah, molto conosciuta non solo nel mondo del ciclismo locale ma anche in paese, dove gestiva il bar Vecchio Mulino.
«Nel grido di dolore per la morte di Deborah, Gesù ci dice: non sia turbato il vostro cuore – le parole del parroco don Marco Piola durante l’omelia -. Ma non è facile cogliere questo invito in questo momento. Il nostro cuore è pieno di dolore, di dubbi, di interrogativi. Ci saranno tanti momenti in cui ricorderemo Deborah con il suo sorriso, il regalo più bello che abbia dato a ciascuno di noi. Un sorriso profondo e gioioso, che dedicava a tutti, in qualsiasi momento. Un sorriso che era simbolo della gioia e del desiderio di vivere in pienezza e rimarrà stampato nel cuore di tutti noi».
Deborah Rolando lascia tre figli - Linda, Michelle e Saimon - con il loro papà Fabrizio, la mamma Felicina, il fratello Fabrizio e la sorella Katia con le rispettive famiglie e il compagno Massimo.
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