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Attualità | 07 agosto 2025, 06:01

L'INTERVISTA / Patrizia Manassero: “Cuneo si sta trasformando ed è sempre più accogliente”

La sindaca traccia un bilancio del lavoro portato avanti a tre anni dall’inizio del mandato amministrativo e chiede ancora più partecipazione alle iniziative messe in cantiere da parte di chi abita nel capoluogo

L'INTERVISTA / Patrizia Manassero: “Cuneo si sta trasformando ed è sempre più accogliente”

Patrizia Manassero, esponente del Partito Democratico, diventa sindaca di Cuneo il 27 giugno 2022 con una coalizione di centrosinistra e il 63,3 % dei consensi, vincendo la sfida al ballottaggio contro il candidato di centrodestra Franco Civallero che incassa il 36,7 % dei voti. 

Manassero vanta una lunga esperienza in politica e nel Comune capoluogo della “Granda”: percorso iniziato nel 2002 quando entra a far parte dell’assemblea cittadina con il gruppo di maggioranza Ds-Cuneo Viva. Per cinque anni ricopre il ruolo di vicepresidente del Consiglio comunale. Rieletta nella tornata amministrativa del 2007, il sindaco Valmaggia le assegna le deleghe a Bilancio, Patrimonio, Quartieri e Frazioni. Lo stesso anno aderisce al Pd. 

Nel 2009 viene eletta consigliera provinciale. Le amministrative del 2012 la riconfermano in Consiglio comunale, ma si dimette nel 2013 dopo l’elezione a senatrice. Nel 2017 torna ad occuparsi della città nella Giunta Borgna con gli incarichi di vicesindaca e assessora a Bilancio, Tributi, Economato, Politiche per l’integrazione e l’accoglienza e Politiche sociali. 

Cosa è successo dal 2022

A distanza di tre anni dall’inizio del mandato amministrativo abbiamo chiesto alla sindaca Manassero come si può riassumere l’attività svolta insieme alla Giunta e ai consiglieri di maggioranza del centrosinistra. Dice: “Molto lavoro e tanta fatica, ma anche la soddisfazione di veder arrivare i primi risultati positivi. Abbiamo ereditato, raccolto e portato avanti gli impegni assunti dalla precedente Amministrazione sui fondi ricevuti: una sessantina di milioni di euro, cifra mai ottenuta prima tutta insieme. 

Inoltre, ci siamo adoperati per intercettare nuovi canali di finanziamento. Mettere a terra i tanti interventi non è stato semplice. Abbiamo vinto la sfida grazie all’efficienza dell’intera struttura comunale. I frutti, in termini di realizzazioni restituite alla città nella loro completezza, li coglieremo nei prossimi anni. La città si sta muovendo per cambiare e si sta trasformando”.

Dal 2022 quali sono i percorsi avviati che la rendono più orgogliosa e su quali progetti si poteva fare meglio? 

“Per quanto riguarda le opere pubbliche, ne saremo veramente orgogliosi quando si chiuderanno i cantieri. C’è stata anche un’importante riorganizzazione interna della macchina comunale per rispondere ad alcune criticità emerse in passato: dalla gestione del patrimonio alla partita strategica delle partecipate. E non solo. Abbiamo investito ingenti risorse sul personale. Tutto, poi, si poteva fare meglio”.

(L'ex Caserma Montezemolo, uno dei cantieri più importanti di Cuneo: presto l'area si presenterà completamente trasformata)

Cuneo è una città accogliente? 

“Sì, perché ogni giorno ce lo confermano i riscontri positivi avuti dalle tante persone che arrivano: dai turisti a quanti partecipano alle iniziative culturali e alle gare sportive. Però, grazie alla collaborazione, alla buona alleanza tra Istituzioni e mondo del volontariato e delle cooperative, Cuneo è accogliente anche sul versante più complesso dell’immigrazione. Si tratta di un tema molto delicato in cui quotidianamente bisogna affrontare emergenze nuove e diverse. In ogni caso vogliamo lasciare nessuno indietro. Aver creato il punto Meet - il Polo di integrazione, accoglienza, orientamento e solidarietà rivolto agli stranieri - è stata un’innovazione che funziona”.

Il dialogo con la montagna? 

“Attraverso il lavoro svolto dall’assessorato alla Metro Montagna e il Festival dedicato alle Terre Alte abbiamo raggiunto dei buoni risultati. Non bisogna nascondere la complessità di instaurare una collaborazione proficua fra territori con problemi molto diversi. Ma le iniziative portate avanti hanno cercato di dare voce a tutti. Inoltre, si è approfondito il ragionamento con le aree del Monregalese e del Saluzzese. Dobbiamo continuare su questa strada, trovando il modo di percorrerla insieme. La montagna ha una vivacità straordinaria, però si trova a dover affrontare la desertificazione abitativa. Cuneo, invece, a volte vive l’emergenza abitativa. Occorre reperire gli strumenti e le risorse capaci di avvicinare ancora di più le aree alpine e la città”. 

(Il Festival delle Terre Alte è uno degli appuntamenti più prestigiosi dell'estate cuneese)

Alcuni temi più spigolosi 

La sicurezza sul territorio comunale? 

"I dati forniti al tavolo di Ordine e Sicurezza Pubblica, convocato in Prefettura, ci dicono che la città è molto sicura. Bastano poi alcuni episodi in cui vengono danneggiate le auto private o le proprietà pubbliche, come è accaduto di recente, a far sì che i cittadini non la percepiscano allo stesso modo. Fondamentale è l’ottima collaborazione avviatasi tra la nostra Polizia Locale e le altre Forze dell’Ordine, così da permettere il coordinamento delle attività. Inoltre, abbiamo installato numerose videocamere nei luoghi cittadini più sensibili con le immagini a disposizione di chi deve indagare e cerchiamo di mantenere in buone condizioni il decoro urbano”.

I rapporti con i Comitati di Quartiere e di Frazione? 

Negli ultimi tempi ci sono state alcune frizioni con la Consulta, che ne riunisce i presidenti, perché si era sfilacciata la cadenza degli incontri. Ci siamo presi l’impegno di riavvicinare i tempi delle riunioni. Con i singoli Comitati, i rapporti sono buoni se si mantiene una relazione stretta. In questi casi, le assemblee pubbliche sono molto partecipate. Certo, devono essere dei momenti di confronto costruttivo e non delle passerelle per l’Amministrazione e una lista di doglianze da parte degli organismi di rappresentanza sul territorio”. 

La trasformazione di Piazza Europa? 

“E’ un progetto difficile e molto contrastato. Su un fronte ci sono i consiglieri comunali, le Associazioni e i cittadini che difendono la strutturazione esistente. Il Comune invece, con il progetto avviato, vuole mantenere un forte investimento sul verde in prospettiva di rendere la piazza utilizzata e destinata alla socialità. Rigenerandola. In quest’ottica non si possono mantenere i cedri, anche perché i tecnici ai quali ci siamo rivolti dicono che smantellando l’attuale pavimentazione gli alberi diventerebbero più fragili. Il Tar ha respinto la sospensiva dell’intervento chiesta dalle Associazione ambientaliste e dai Comitati dei cittadini. Adesso attendiamo il pronunciamento sul merito, ma già nella prima sentenza si legge che l’opera in cantiere non penalizza l’ambiente in quanto il verde viene ricostituito”. 

(La sindaca Manassero su Piazza Europa: "I cedri non si possono mantenere")

Il complesso di Cascina Vecchia? 

“L’edificio ristrutturato è molto bello e accattivante. Nel tempo il progetto della sua gestione non è andato a buon fine. Stiamo cercando altri imprenditori disposti a investire”.

Cosa succederà con il progetto del nuovo Ospedale? 

“Nell’ultimo Consiglio comunale il direttore generale dell’Aso Santa Croce e Carle, Livio Tranchida, ha detto chiaramente che si andrà avanti e il nuovo Ospedale si farà. Anche in questo caso aspettiamo la sentenza del Tar, prevista il 23 ottobre, nel merito del ricorso presentato dalla società che aveva proposto per l’intervento il partenariato pubblico privato, trovando, però, il parere negativo della Regione. Il nuovo progetto dell’Aso è di costruire la struttura con i fondi Inail. Sulla sua localizzazione non ci sono più dubbi: è già stata scelta l’area di Confreria dove si trovano gli attuali spazi del Carle che saranno integrati da quelli adiacenti. Indietro non si torna”. 

(Il progetto del nuovo ospedale di Cuneo)

I concerti estivi in piazza Galimberti e l’Illuminata? 

“Abbiamo scelto di sperimentare di nuovo la strada dei concerti estivi. Ha funzionato molto bene. Stiamo già lavorando per riproporre lo stesso modello il prossimo anno, magari utilizzando, se sono pronti, gli spazi rinnovati nell’area dell’ex Caserma Montezemolo. Coinvolgendo così due importanti zone della città. Per quanto riguarda l’Illuminata, in questo momento si è deciso di concentrare la manifestazione sulle luci invernali. In estate, però, continueremo a mantenere la bella e tradizionale processione storica e religiosa della Madonna del Carmine”.

(La processione per la Madonna del Carmine)

I giovani e il turismo

Cuneo è una città per i giovani? 

“Cuneo vuole essere una città per i giovani, perché c’è molto fermento. Incontriamo le loro Associazioni e sempre più spesso ci lanciano richieste di attenzione. Abbiamo promosso alcune iniziative e cercato di coinvolgerli, ma qualcosa ancora manca. Inoltre, manifestano una certa preoccupazione per il futuro. Sentono il bisogno di capire cosa sta accadendo nel mondo. Su questo dobbiamo aiutarli con un progetto capace di non anestetizzare la loro “sete” di conoscenza, ma faccia comprendere la storia e le dinamiche geopolitiche che si rincorrono ormai a ritmi serrati. Bisognerebbe riuscire a dare risposte rapide, in quanto le generazioni cambiano velocemente e hanno esigenze diverse una dall’altra. Anche se è un cammino difficile da percorrere per un Ente pubblico, ci stiamo lavorando”.

Perché un forestiero dovrebbe visitare Cuneo? 

“Per le preziose offerte culturali, storiche, del patrimonio monumentale e di quello legato all’ambiente. Si possono fare interessanti passeggiate all’interno e al di fuori del contesto urbano, i portici sono accattivanti, le proposte commerciali ampie e diversificate”.

(Sempre più numerosi gli stranieri che visitano Cuneo. soprattutto nei giorni di mercato)

Cosa aspettarsi nei prossimi due anni

Alla fine del mandato elettorale della Giunta Manassero mancano meno due anni. Cosa si possono attendere i cuneesi dall’Amministrazione comunale? Spiega la sindaca: “Il completamento di tutti gli interventi in campo dal punto di vista edilizio e la messa in funzione dei fabbricati. Penso alle scuole, agli asili nido, alla nuova Biblioteca e ai lavori sull’ex Frigorifero militare, realizzato dalla Fondazione Crc, che impreziosiranno ulteriormente l’area di piazza Virginio, i lavori nell’ex Caserma Montezemolo, quelli allo stadio Paschiero, il nuovo Play Ground in corso Galileo Ferraris. E poi lasciare progetti e fondi a disposizione della città e degli amministratori che verranno”. 

(Lo stadio "Fratelli Paschiero" sarà oggetto di importanti lavori)

C’è qualcosa che il Comune può fare per promuovere ancora di più Cuneo e i dintorni? 

“Mantenere e incentivare l’impegno del lavoro condiviso con gli altri Enti del territorio. Peraltro, una caratteristica già diffusa nella nostra Provincia. Su questo non dobbiamo fermarci. Anche se, poi, come collettività, affascinati spesso dagli interventi spot, forse non ci rendiamo conto dei traguardi di lungo respiro che vengono raggiunti”.

E cosa possono fare di più i cuneesi per valorizzare la loro città? 

“Partecipare alle tante iniziative realizzate e ai lavori del Consiglio comunale per rendersi direttamente conto, a volte, delle complicate dinamiche che deve affrontare un’Amministrazione comunale. E poi esprimere proposte costruttive, con l’obiettivo di camminare insieme per il bene della città”. 

Sergio Peirone

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