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Politica | 05 agosto 2025, 20:56

Piano del Commercio, c’è il via libera. L’opposizione abbandona il Consiglio Comunale prima del voto.

Dopo una seduta fiume in Sala Rossa per discutere dei cambiamenti proposti dall’assessora Beghin, i partiti della minoranza lasciano l’aula

Piano del Commercio, c’è il via libera. L’opposizione abbandona il Consiglio Comunale prima del voto.

Continua l’iter del piano del Commercio presentato dall’assessora Tiziana Beghin e dall’assessora Francesca Coppola per abbassare della soglia massima di vendita per la grande distribuzione organizzata che passerà da 1500 a 1000 metri quadrati, il limite consentito dalla legge regionale. 

La modifica è stata approvata con 21 voti favorevoli su 21 votanti.

Poco prima della messa in votazione dell’ordine del giorno da parte del presidente del Consiglio Comunale Claudio Villa, i consiglieri di minoranza hanno scelto di abbandonare l’aula.

Il provvedimento di Beghin prevedere l’estensione della fascia tutela al massimo consentito nei centri urbani, una “zona buffer” che – hanno spiegato gli uffici – avrà effetti diretti su future richieste commerciali troppo invasive.

Una seduta fiume, quella odierna, che ha visto toni accesi provenire dai banchi della maggioranza come da quelli dell’opposizione e che si è conclusa dopo un lungo dibattito.

L’assessora, al Commercio Tiziana Beghin, chiarendo alcune inesattezze, ha riconosciuto l’errore nel non aver illustrato la delibera in modo sufficientemente dettagliato, pratica alla quale era abituata e che ha definito una "novità di quest'aula".

Le principali modifiche riguardano le premesse del documento. Un passaggio che originariamente indicava che le modifiche al piano "saranno oggetto di consultazione" è stato sostituito con "sono state oggetto di consultazione". Questa modifica si è resa necessaria poiché, al momento della votazione, tutte le parti interessate sono già state consultate.

L'assessore ha dettagliato le consultazioni avvenute spiegando che i sindacati sono stati ascoltati formalmente il giorno precedente la seduta [ieri, n.d.r.] e hanno approvato le modifiche a maggioranza, come attestato da un verbale già riscontrato positivamente. Le associazioni dei consumatori maggiormente rappresentative sono state consultate oggi, come già precedentemente detto e ribadito nel corso della commissione.

Un'altra serie di integrazioni ha corretto "meri errori materiali" nella tavola generale di zonizzazione  ma l'assessora ha sottolineato come tali errori, pur essendo stati corretti, non avrebbero comunque inficiato il valore giuridico dell'atto.

Nonostante i chiarimenti sulle "lievi" modifiche, definite "non stravolgenti del testo", la discussione ha toccato corde tese sul fronte procedurale. L'assessora ha ribadito di avere la prova delle consultazioni effettuate, pur sottolineando che la normativa non ne richieda l’obbligatorietà.

LE MODIFICHE AL PIANO

Nel corso della commissione consiliare di ieri, convocata con urgenza per discutere la delibera n. 27 sulle modifiche al piano commerciale comunale e il relativo impatto sui centri storici urbani, l’assessora Beghin ha spiegato di voler proteggere la città dai nuovi grandi supermercati a fronte di pressioni sempre più esplicite.

Un provvedimento nato di concerto con la collega assessora ai Centri Storici Francesca Coppola: “Non è una forzatura – aveva spiegato l’assessora Beghin – ma una risposta concreta a richieste preoccupanti”.

Il nuovo piano abbassa la soglia massima per le medie superfici di vendita da 1500 a 1000 metri quadrati, il limite consentito dalla legge regionale. La fascia di tutela viene estesa al massimo consentito nei centri urbani, una “zona buffer” che – spiegano gli uffici – avrà effetti diretti su future richieste commerciali troppo invasive.

Beghin ha poi aggiunto; “In modo molto semplice, si estende la fascia di tutela e quindi si impedisce l’insediamento di medie superfici di vendita la cui dimensione ecceda i mille metri quadrati laddove, in assenza di questa tutela estesa, si poteva arrivare fino a mille e cinquecento metri quadrati. Abbiamo ritenuto, sulla base della richiesta specifica da parte di operatori locali, di estendere questa fascia di tutela”.

Isabella Rizzitano

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