Nuove sirene d’allarme da fonti romane, in relazione alla fase negoziale tra la Rai ed il comune di Sanremo, in relazione ai prossimi Festival della Canzone Italiana. Questa volta è l’agenzia La Presse con un dispaccio a mettere nuovamente il ‘pepe’ sulla trattativa in atto, dopo la manifestazione di interesse alla quale la tv di Stato ha partecipato.
Mentre da Sanremo le bocche sono super cucite l’agenzia torna a parlare del paventato ultimatum concesso dalla Rai fissato alla prossima settimana, con la possibilità di cambiare sede e torna di moda la città di Torino con i già collaudati studi, dove è stato organizzato l’Eurovision Song Contest. Sempre secondo l’agenzia, all’interno del Cda di viale Mazzini c’è sempre la speranza che la trattativa vada a buon fine, ma sarebbe in atto una spaccatura con posizione diverse anche sulla partecipazione al bando, nonostante venne approvata nello scorso mese di febbraio, dopo la presentazione da parte del comune matuziano, sulla base della sentenza del Tar.
Secondo i ben informati, alcuni componenti del Cda avrebbero contestato la partecipazione, per le richieste di Sanremo considerate elevate. Altri componenti, invece, avrebbero sottolineato che la partecipazione sia stata dettata dal timore che, altri broadcaster avessero potuto partecipare.
Addirittura l’agenzia mette in bilico la poltrona del Sindaco, Alessandro Mager, se la trattativa con la Rai fallisse, con i rischi di perdite economiche enormi per alberghi, B&B e commercianti. La stessa, però, evidenzia come per la Rai sarebbe un autogol perdere il Festival, tenuto conto che l’esborso in più sarebbe pari a circa 2,3 milioni di euro, più l’organizzazione di una manifestazione estiva. Il tutto di fronte a possibili introiti pubblicitari pari a 60/70 milioni.
Rimane da capire se, in viale Mazzini si stia veramente pensando ad un ‘piano b’ per l’organizzazione del Festival, tagliando fuori Sanremo. Ma anche nella città dei fiori si potrebbe pensare a un piano di riserva? Sicuramente si ma, per entrambi sarebbe sicuramente una sconfitta e, comunque, organizzare una manifestazione in poco tempo cambierebbe davvero tutto. Oggi finisce la settimana che sembrava decisiva ed ora i fari sono puntati sulla prossima, sperando che finalmente la situazione si sblocchi.
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