E’ la realizzazione del ‘Polo Urbano San Siro’ nell’area Campostano di Nervi a essere protagonista nell’odierna seduta del Consiglio Comunale. Ben cinque consiglieri, due dell’opposizione e tre della maggioranza, hanno chiesto informazioni all’assessora Francesca Coppola su quanto l’amministrazione abbia in serbo in merito al progetto che prevede la realizzazione di una struttura commerciale nell’area che inizialmente avrebbe dovuto veder sorgere un’area verde, una piscina. L’accusa arrivata da Bordilli (Lega) e Gandolfo (Vince Genova) riguarda la mancanza di chiarezza da parte dell’amminsitrazione.
“Ci tengo a ribadirlo: noi lavoriamo nel rispetto della legge - ha spiegato Coppola -. E la legge dice chiaramente che, se un progetto è ritenuto ricevibile, deve essere aperta la conferenza dei servizi. Non è una scelta politica, è un obbligo normativo. Dire “vedremo nella conferenza dei servizi” è il percorso corretto da seguire.
Per quanto riguarda la trasparenza e il coinvolgimento del Municipio, voglio ricordare che il 18 luglio abbiamo invitato tutti gli enti preposti a dare pareri nell’ambito della conferenza dei servizi, compreso il Municipio, a partecipare a una call informativa. In quell’occasione abbiamo spiegato il procedimento e presentato le prescrizioni già formulate. Peccato che nessuno abbia partecipato. Quindi, sentir dire oggi che non c’è condivisione o volontà di confronto è francamente spiacevole, perché quel momento è stato pensato proprio per il dialogo e l’informazione”.
Nel merito, prosegue Coppola, “dire che un Polo Urbano non può ospitare una media struttura di vendita non è corretto. Il Polo Urbano è definito dalla normativa come un servizio pubblico, e può comprendere anche attività commerciali, purché queste siano subordinate rispetto alla funzione principale. La normativa parla chiaro: la parte prevalente deve riguardare funzioni sportive, culturali o comunque di servizio pubblico, e le strutture di vendita possono essere previste purché non predominanti. Non è questa giunta a voler modificare le regole: stiamo semplicemente applicando quanto previsto dalla legge”.
“Oggi abbiamo tra le mani un progetto concreto, portato agli uffici competenti, che presenta già diverse criticità, e la principale riguarda la viabilità - spiega ancora Coppola -. Non lo nascondiamo: è un progetto complesso, e stiamo lavorando per approfondirne ogni aspetto. Proprio per questo motivo, abbiamo deciso di estendere di trenta giorni il periodo per raccogliere pareri e osservazioni, anche se la legge non prevede formalmente la possibilità di sospendere la procedura su richiesta del Municipio. Lo abbiamo fatto per senso di responsabilità, per ascoltare tutti e lavorare nella massima trasparenza”.
E continua: “Ci tengo a sottolineare che il privato sta seguendo la procedura prevista, non c’è nulla di forzato. Sta esercitando il suo diritto a proporre un progetto all’interno di un’area destinata a Polo Urbano. Toccherà ora agli uffici tecnici, ai funzionari, agli enti coinvolti valutare il progetto nei dettagli.
È evidente che ci sarà bisogno di ulteriori momenti di confronto e approfondimento, anche in sede di commissione. Come assessore sono pienamente disponibile a partecipare e collaborare. Non ci stiamo sottraendo a nulla: stiamo lavorando con serietà e responsabilità. Rispetto poi al cambio di posizione della minoranza, che ora appare totalmente contraria a questo progetto, mi limito a osservare che ciò non corrisponde a quanto emerso negli anni precedenti. Ma prendiamo atto anche di questo”.
IL PROGETTO
Lo spazio privato situato tra via Donato Somma, via Campostano e viale Franchini, di proprietà della Immobiliare San Siro srl, società riconducibile al gruppo Sogegross. Il progetto, denominato “Polo Urbano San Siro”, è stato firmato dallo studio Archi Quadro. Inizialmente comprendeva anche una piscina pubblica da realizzare sul tetto dell’edificio, ma questa parte è stata accantonata. Restano il supermercato, con una superficie di vendita di 1.500 metri quadrati, e un sistema di parcheggi articolato: 46 posti auto privati, 29 pubblici, spazi per moto, biciclette e colonnine per la ricarica elettrica.
Sul tetto dell’edificio è previsto un giardino pubblico con funzione di belvedere, per mantenere la “visione a verde” del progetto. Saranno inclusi anche spazi destinati a servizi pubblici e culturali, aree multimediali, zone d’ombra e connessione wifi gratuita.
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