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Politica | 26 luglio 2025, 14:58

Roccavione, il sindaco Giraudo torna sulla 'pastasciutta antifascista': “Non patrocinare un evento non significa vietarlo”

Dopo lo spostamento dell'iniziativa a Roccasparvera, il primo cittadino interviene per chiarire la posizione dell’Amministrazione: “Nessuna censura, ma il patrocinio non si concede a eventi politici. Rispettiamo la Costituzione, ma anche le regole”

Roccavione, il sindaco Giraudo torna sulla 'pastasciutta antifascista': “Non patrocinare un evento non significa vietarlo”

Dopo le polemiche legate alla “pastasciutta antifascista” e alla revoca del patrocinio comunale, il sindaco di Roccavione Paolo Giraudo torna a farsi sentire. Il messaggio è netto: nessuna censura o divieto, ma una scelta amministrativa nel rispetto del regolamento comunale. E accusa la Pro Loco di avere deliberatamente strumentalizzato lo spostamento dell’evento per gettare discredito sul Comune.

"In merito agli articoli e ai post diffusi online il 25 luglio riguardo alla “pastasciutta antifascista” e alle accuse rivolte al Comune di Roccavione, è doveroso fare chiarezza e ribadire alcuni punti.

Il Comune non ha mai vietato la manifestazione, né ha mai negato l’utilizzo del suolo pubblico. Abbiamo semplicemente scelto di non concedere il patrocinio comunale, come da nostra prassi per tutte le iniziative che assumono, per stessa ammissione degli organizzatori e per natura del programma, un carattere politico. Il nostro regolamento è chiaro: il patrocinio è riservato ad attività civiche e culturali.

Ciò non ha impedito né avrebbe mai impedito lo svolgimento dell’evento. Parlare di un Comune che “saboterebbe” o ostacolerebbe manifestazioni è fuorviante e alimenta una narrazione che non corrisponde ai fatti.

Riteniamo inoltre scorretto che la Pro Loco, invece di assumersi la responsabilità delle proprie scelte organizzative, preferisca insinuare che l’Amministrazione o l’intera comunità di Roccavione abbiano ostacolato l’evento. Tra l'altro, la Pro Loco, in data 18 luglio, con mail inviata al protocollo del Comune, aveva già deciso di spostare la Cena a Roccasparvera. Averlo comunicato il mattino dell’evento sui social tramite comunicato ed il pomeriggio precedente tramite WhatsApp denota la volontà di far passare l’intero paese di Roccavione, non solo l’Amministrazione Comunale, come “sabotatore” dell’ultimo minuto.

Il direttivo della Pro Loco invece, prima di promuovere iniziative che esulano dai suoi fini statutari, dovrebbe interrogarsi e garantire di avere l’appoggio e il mandato dei propri soci. Questa sarebbe una vera espressione di democrazia, oltre che di rispetto nei riguardi di chi ha deciso di sostenere un'associazione pensando di collaborare al futuro turistico, culturale, ludico del proprio Comune, e non di trovarsi suo malgrado coinvolto in iniziative, ripeto, per stessa ammissione degli organizzatori, politiche.

Ribadisco che l’antifascismo, sancito nella nostra Costituzione, nella quale naturalmente ci riconosciamo, è un valore assoluto e non negoziabile. Proprio per questo è grave che venga usato come strumento di scontro politico, svuotandolo del suo significato più profondo.

Come sindaco, garantisco che chiunque voglia organizzare eventi sul nostro territorio nel rispetto delle regole non troverà mai veti da parte nostra. Ma, allo stesso tempo, non ci sentiremo mai obbligati a patrocinare manifestazioni che siano considerate anche dagli organi di sicurezza come 'politicamente esposte'".

Paolo Giraudo
Sindaco di Roccavione

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