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Attualità | 25 luglio 2025, 12:58

Amiu presenta il bilancio di sostenibilità: “No all’aumento della Tari anche con costi in crescita”

Comune e azienda rassicurano sui possibili rincari per le famiglie. Pericu: “Al lavoro per recuperare evasione ed elusione”. Raggi: “Aumento dei costi dell’azienda non peseranno sui cittadini”

Amiu presenta il bilancio di sostenibilità: “No all’aumento della Tari anche con costi in crescita”

Nessun rincaro della Tari per i cittadini nel 2026. Questa è la rassicurazione che arriva a margine della presentazione del Bilancio di Sostenibilità 2024 di Amiu, presentato questa mattina nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, il documento redatto secondo gli standard GRI ed EFRAG e pensato come strumento di trasparenza verso cittadini e istituzioni. 
Nonostante le tensioni sui conti, Azienda e Comune si muovono insieme su due fronti. Il primo è quello di evitare l’aumento della tassa sui rifiuti a spese delle famiglie, il secondo quello di garantire una maggiore trasparenza nella gestione economica.
“I maggiori costi aziendali non si devono scaricare sulle famiglie genovesi, che già pagano molto – dichiara l’assessora all’Ambiente Silvia Pericu –. Stiamo lavorando per recuperare evasione ed elusione, aggiornare il piano tariffario e includere le nuove aree di lottizzazione. Entro settembre avremo un piano chiaro”.
Alle accuse dell’ex vicesindaco Piciocchi, che aveva parlato di pressioni sui vertici Amiu, Pericu replica: “Non pressioni, ma trasparenza. Come già avveniva con la precedente amministrazione, abbiamo chiesto incontri regolari per monitorare i dati. Non servono polemiche sterili, ma risposte concrete ai cittadini”.
Ben venga l’opposizione - ha continuato l’assessora all’Ambiente - però un'opposizione costruttiva, non di denigrazione, di cose che non sono successe, quindi io penso anche nel rispetto dei cittadini genovesi sia necessario essere trasparenti, qualsiasi sia la situazione, cercheremo di porvi il rimedio comunicando il più possibile quello che è necessario comunicare”.
Il presidente Giovanni Battista Raggi ha illustrato quelli che sono i fattori in campo sui costi aziendali e che ne determinano la crescita.
In primo luogo c’è il rinnovo del contratto collettivo nazionale, con un aumento pari a 371 euro lordi a dipendente, per un impatto di circa 13-14 milioni di euro annui.
A gravare sui costi dell’azienda c’è anche l’aumento dell’energia con incremento delle bollette, che incidono sulla gestione quotidiana.
In ultimo, la mancanza di impianti di trattamento di proprietà che costringe a ricorrere a strutture esterne e che, allo stesso tempo, apre un nuovo campo di discussioni.
Ma Raggi chiarisce: “L’aumento dei costi non significa automaticamente Tari più alta. La tassa è calcolata dalla Città Metropolitana e ripartita dal Comune, che può compensare parte delle spese con altre entrate, come la tassa di soggiorno”.
A proposito della chiusura del ciclo dei rifiuti, Pericu aggiunge: “In questo momento diverse ipotesi aperte, che non stiamo andando a definire, perché da amministratori stiamo acquisendo dei pareri tecnici. All’interno di questi pareri ci sono diverse valutazioni, tra cui non ultime quelle che ha fatto la regione attraverso il famoso lavoro di indagine che ha attribuito a Rina”.
Ma la prospettiva, che Pericu aveva già ribadito nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, è quella di rendere Amiu un partner industriale in grade di partecipare a una manifestazione di interesse o a un’ipotesi di costruzione di un impianto: “Amiu avendo una certa differenza tra costi della gestione e sistema tariffario che gli entra, non ha in questo momento la capacità economica da sola di affrontare il tema di una costruzione di un impianto, quindi si cerca un partner industriale pur mantenendo l'identità e la realtà pubblica dell'azienda che possa entrare in gioco. È chiaro che la scelta sarà anche legata a chi può diventare partner dell'azienda e non ultima, anche alla capacità di innovazione di quello che presenteranno. Questi sono i principi che orientano la nostra azione, su questo devo dire è ancora prematuro, perché non sappiamo quali possono essere le localizzazioni che andranno considerate anche in funzione delle cittadini, delle diverse aree”.

IL BILANCIO DI AMIU

Dalla presentazione dell’azienda emergono segnali di miglioramento, in primis quello legato alla raccolta differenziata che, come ribadito da Raggi, a Genova punta a toccare il 65% e che, al momento, si attesta sopra al 50%, con punte oltre l’80% nei comuni del Genovesato e del Golfo Paradiso. 
Bene anche la sicurezza sul lavoro con un indice di infortuni inferiore del 40% rispetto alla media nazionale di settore, grazie a oltre 22.000 ore di formazione nel 2024. Positivo il dato dell’occupazione stabile con l’azienda che vanta oltre 1.950 dipendenti, il 92% a tempo indeterminato.

Isabella Rizzitano

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