Oltre due milioni e mezzo di euro per restituire autonomia e capacità decisionale ai Municipi. Questo l’investimento della Giunta comunale, reso noto oggi dalla sindaca Silvia Salis e dall’assessore a Lavori pubblici, Manutenzioni, Opere strategiche e infrastrutturali, Edilizia scolastica, Protezione Civile Massimo Ferrante, dopo anni di progressivo svuotamento di competenze.
“Cominciamo finalmente a parlare di interventi concreti, di azioni tangibili per la città”, ha dichiarato la sindaca Salis. “Abbiamo stanziato 2 milioni e 565 mila euro, suddivisi in 285 mila euro per ciascun Municipio. In questo modo restituiamo a queste istituzioni locali una parte dell’autonomia che avevano perso. Ogni Municipio potrà avviare lavori di manutenzione straordinaria entro il 2025, e i primi risultati saranno visibili tra il prossimo anno e il 2026”. E proprio nel 2026 si potrà parlare di riforma complessiva dei Municipi: “Ci stiamo lavorando con tutta la Giunta, in stretta sinergia con gli assessori competenti - ha aggiunto Salis -. Ho incontrato i presidenti di Municipio già nelle prime settimane di mandato, chiedendo di individuare una lista di priorità e di assumersi la responsabilità degli interventi. È un messaggio chiaro alla città: vogliamo agire e lo faremo in maniera condivisa”. Ogni Municipio dovrà presentare gli interventi di cui il territorio necessità entro il 15 ottobre, e i lavori devono essere affidati entro l’anno.
Accanto all’annuncio, la sindaca ha anche annunciato sopralluoghi nei quartieri con l’assessore Ferrante: “Saremo presenti fisicamente nei territori, per verificare i punti critici e spiegare direttamente ai cittadini cosa stiamo facendo. Questo approccio pratico è un punto fondamentale del nostro mandato. I presidenti di Municipio devono poter esercitare un ruolo reale: il voto dei cittadini va rispettato, e con esso la responsabilità politica dei Municipi”.
Ancora più netto l’intervento dell’assessore Massimo Ferrante, che ha denunciato lo svuotamento deliberato dei Municipi avvenuto negli ultimi otto anni: “I Municipi tornano finalmente nell’agenda dell’amministrazione centrale. In questi anni sono stati privati di competenze e funzioni, con il risultato che i cittadini hanno toccato con mano una drastica carenza di manutenzione e attenzione nei quartieri”.
Con il ritorno del “conto capitale” - ovvero fondi gestiti direttamente dai Municipi per interventi di manutenzione straordinaria - ciascun ente avrà 285 mila euro da investire su priorità individuate localmente. “Parliamo di interventi su giardini, arredi, giochi per bambini, marciapiedi, patrimonio civico - spiega Ferrante -. L’obiettivo è una manutenzione diffusa e visibile, con materiali sostenibili che migliorino anche l’adattamento climatico della città”.
Ferrante ha ricordato come fino al 2020 questo fosse lo standard amministrativo: “Restituiamo ai Municipi quello che era normale fino a pochi anni fa. Fino alla riforma del 2021, i Municipi avevano un margine di manovra che oggi ripristiniamo. Non temiamo l’autonomia dei Municipi, perché fanno parte integrante del Comune: sono un’articolazione territoriale, ma amministrativamente fanno capo allo stesso ente. La parte politica è eletta dai cittadini e ha tutto il diritto di decidere come intervenire sul proprio territorio, senza dover chiedere ogni volta l’approvazione del centro”.
Parallelamente, l’assessorato ha richiesto ad A.S.Ter. di rifocalizzarsi sulla manutenzione ordinaria: “Abbiamo chiesto un cambio di passo: tornare a occuparsi di buche, marciapiedi, segnaletica, asfalti. A.S.Ter. negli ultimi anni era stata dirottata su grandi eventi e cantieri esterni all’amministrazione. Adesso deve tornare a essere il braccio operativo della manutenzione comunale”.
A questo si aggiungono altri 300 mila euro straordinari, sempre dal bilancio comunale, per la manutenzione ordinaria dei marciapiedi. “Abbiamo chiesto a ogni Municipio di inviarci un elenco di cinque priorità urgenti. Dalla prossima settimana – ha promesso l’assessore – potremo assegnare a ciascun Municipio circa 40 mila euro aggiuntivi da destinare ai marciapiedi, un tema centrale per la vivibilità, soprattutto per le persone anziane che spesso hanno timore a uscire senza qualcuno che li accompagni”.
Ferrante ha ricordato la storia dei Municipi genovesi, nati come circoscrizioni nel 1997 con il sindaco Pericu e trasformati in Municipi nel 2007 con l’amministrazione Vincenzi. “Erano pensati per garantire decentramento dei servizi e partecipazione dei cittadini. Negli anni, però, il progressivo svuotamento di funzioni ha prodotto un aumento dei comitati e una sfiducia crescente nella politica locale. Noi vogliamo invertire questa rotta”.
E ancora: “Siamo consapevoli delle difficoltà di bilancio. Trovare due milioni e mezzo per questo piano non è stato facile. Ma per noi il decentramento non è solo un principio politico: è un modo concreto per migliorare la qualità della vita nei quartieri. È nei Municipi che si conoscono le vere urgenze: piazzette da riqualificare, spazi per l’infanzia o per gli anziani, tratti di marciapiedi in condizioni critiche. Piccoli interventi che però cambiano la quotidianità delle persone”.
Infine, un accenno alla riforma in preparazione: “Stiamo lavorando a una nuova legge sul decentramento - ha concluso Ferrante -. Non solo una riforma manutentiva, ma anche una maggiore integrazione tra Municipi e amministrazione centrale. L’obiettivo è uno solo: riportare i servizi pubblici vicino ai cittadini, in un rapporto diretto, trasparente, responsabile”.
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