"Ci si riposa un po' la testa. Anzi, più la gola". Alberto Angelini, tecnico della Rari Nantes Savona, scherza ma non troppo parlando delle sue vacanze, in attesa della ripresa degli allenamenti fissata per il 25 agosto. Un po’ di pausa, dunque, prima di tornare a bordo vasca.
La squadra biancorossa si appresta a vivere una nuova stagione dopo l'ultima conclusa con il terzo posto in campionato, i quarti di finale di Champions League e la finale di Coppa Italia. Un’annata esaltante, ma anche da riconsiderare: si riparte infatti con una rosa in parte rinnovata, frutto di un mix tra l’esperienza consolidata e l'entusiasmo di giovani promesse.
"La società ha toccato il suo apice l'anno scorso con la partecipazione alla Champions League, è stato un percorso meraviglioso ma è costato anche tanto", ha sottolineato Angelini, consapevole dell'impatto economico della scorsa stagione.
"Come detto fin troppe volte, abbiamo provato ad alzare l'asticella ma Savona non ci ha seguito e allora bisogna fare i conti con la realtà – ha aggiunto il tecnico – Quest'anno si punterà su dei giovani, abbiamo perso alcuni giocatori d'esperienza e poi, con il Recco che già l'anno scorso ha dominato e che ha rilanciato, è normale che la Rari Nantes abbia fatto almeno un passo indietro".
Il nuovo percorso prevede la partecipazione alla fase a gironi della Len Euro Cup, che porterà tre sfide internazionali alla "Zanelli" e altrettante trasferte. Un ulteriore banco di prova per testare anche il nuovo campo da 25 metri.
"Una rosa ringiovanita con un solo straniero, classe 2005, Leinweber, e con Condemi, classe 2001, oltre a un acquisto importante come Del Lungo per sostituire Nicosia - ha spiegato Angelini analizzando il gruppo che avrà a disposizione - Si vanno ad aggiungere a giocatori esperti come Rizzo, Figlioli, Bruni e Damonte, e ad altri giovani come Gullotta, Occhione e Cora".
Tra le partenze spiccano quelle di Patchaliev, Vavic e Da Rold. Proprio su quest’ultimo Angelini ha voluto chiarire: "È andato a fare esperienza a Chiavari in A2 per salire in A1, per rimanere vicino a casa e si allenerà anche qualche volta con noi. Con l'arrivo di Del Lungo era giusto che andasse a giocare, una scelta utile per lui con la Rari Nantes che lo ritroverà ancora più pronto".
In entrata, si attende ancora l’ufficialità per Marini dal Telimar Palermo: mancano alcuni dettagli.
"Abbiamo capito che per stare lassù servivano tante cose in più o che gli altri ne avessero in meno – ha evidenziato ancora l'allenatore biancorosso – è una Rari se vogliamo ridimensionata a livello tecnico ma non a livello di motivazioni: sono sicuro che avremo una spinta maggiore a livello di voglia di confrontarci con chiunque, non abbassiamo la nostra voglia di combattere".
Con i Mondiali di Singapore sullo sfondo, inevitabile un accenno alla Nazionale. Il Settebello è uscito di scena ai quarti, battuto dalla Grecia per 11-17. Un risultato che lascia l’amaro in bocca. "Detesto parlare del lavoro degli altri non essendoci dentro – ha premesso Angelini – mi spiace vedere il Settebello non brillare: la qualità dei giocatori per farlo c’è, fa anche piacere che ci siano giocatori della Rari come Bruni e Damonte e un ex come Nicosia che era alla sua prima da titolare. Qualcosa non ha funzionato ma non posso esprimere giudizi. Quando ci sono sconfitte così pesanti qualcosa in più di quello che abbiamo visto ci dev’essere stato, ci sono però tanti fattori che non posso valutare e sono quelli che contano".
Infine, una riflessione sulla suggestione di vederlo un giorno alla guida del Settebello, squadra della quale è stato capitano in acqua: "Onestamente non ci penso, nella pallanuoto quello che conta davvero alla fine sono le Olimpiadi e se non si è cambiato dopo due edizioni (2020 e 2024) lontano dal podio non credo che sarà questo Mondiale a portare cambiamenti – ha concluso – Ci sono sicuramente dei fondamentali importanti, ma da fuori è impossibile fare valutazioni".
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