Prendendo spunto da un nostro articolo di qualche settimana fa, nel quale si parlava dell’approvazione del progetto esecutivo per il ripristino del guado ciclo-pedonale sul torrente Gesso, il consigliere di Forza Italia, Franco Civallero (Forza Italia), ha presentato un’interpellanza discussa nel consiglio comunale di Cuneo tenutasi ieri sera, lunedì 21 luglio.
Civallero, il quale forse ha forzato un po’ le nostre parole che parlavano di “passo decisivo verso la realizzazione di una soluzione stabile e duratura” della pedancola che unisce Cuneo con Mellana, ha interpretato che con i 17.500 euro d’investimento indicati nella delibera da poco approvata il Comune costruisse un passaggio definitivo. Bello, fossimo nel famoso Paese di Bengodi.
Tant’è, l’interpellanza è comunque servita a far chiarezza e portare di nuovo alla ribalta uno dei passaggi ciclo-pedonali più amati dai cuneesi, tanto da favoleggiarci sopra. Ricordiamo il faraonico progetto presentato tre anni fa, nel quale si ipotizzava un ponte in legno lamellare retto da tiranti in acciaio e piloni metallici su base in calcestruzzo, con un appoggio “dinamico” per far fronte alle piene e all’erosione del torrente. Costo, oltre 4 milioni di euro.
Oggi si torna con i piedi per terra, anzi a pochi centimetri dall’acqua, ripristinando mestamente il passaggio che ogni anno il Gesso porta via insieme con la piena.
Nell'interpellanza, Civallero ha citato espressamente il nostro articolo: “Si legge che l’approvazione della delibera sarebbe un passo decisivo verso una soluzione stabile e autorizzata fino al 2039. Questo esordio farebbe ben sperare, ma leggendo nel dettaglio si capisce che è un’illusione passeggera”. In fondo, bastava leggere fino alla fine.
Ha comunque affondato il colpo: “Con 17.500 euro, conoscendo i costi delle opere, si può solo riempire il letto del torrente o mettere qualche mattonella che l’acqua poi porterà via. Magari pagherete uno studio di progettazione, e male se ne dovesse bastare. Chiedo come mai il consiglio non sia stato preventivamente informato. Si fa un ponte per i Puffi o per le lumachine?”.
Il consigliere di Forza Italia ha addirittura riferito di aver chiesto chiarimenti: “Ho parlato con il presidente della commissione di Boves, che non ne sapeva niente. Quando gli ho parlato di questa cifra, mi ha detto ‘Forse vi hanno preso in giro’”.
Discussone aperta. Subito l'intervento di Santina Isoardi (PD) che ha sottolineato l’importanza dell’opera: “È attesa da molti cittadini e merita una soluzione definitiva. Bisogna monitorare tutti i bandi regionali, nazionali ed europei. Mi auguro che Cuneo e Boves lavorino insieme per trasformare questo desiderio in realtà.”
Poi Luciana Toselli (Beni Comuni), che ha ricordato che il progetto è “nel cassetto, bisogna trovare i finanziamenti”. Le si è accodato Silvano Enrici (Centro per Cuneo): “Bisogna trovare finanziamenti, ma è un costo altissimo. Intanto si potrebbe fare una soluzione più stabile dell'attuale, almeno per i passaggi più usati, in attesa del ponte definitivo”.
La risposta dell’assessore Gianfranco Demichelis: “Il Comune di Cuneo ha firmato un protocollo con Boves per la gestione e il mantenimento del guado, che noi finanziamo insieme al contributo di Boves, per i 17.500 euro che servono a ripristinare ogni anno il passaggio. Proprio in questi giorni è stata incaricata la ditta per la manutenzione e nei prossimi il guado sarà di nuovo fruibile.”
Nella sua risposta, Demichelis ha parlato di fraintendimenti: “È stata diffusa erroneamente una notizia che parlava di approvazione di un progetto per una soluzione stabile e definitiva. In realtà la delibera 197 del 3 luglio 2025 si riferisce al ripristino del guado temporaneo”. Ci scuserà l'assessore, ma ci permettiamo di tirargli simbolicamente le orecchie: non abbiamo mai scritto di progetto approvato per una soluzione stabile e definitiva, bensì di "progetto esecutivo per i lavori di ripristino del guado ciclo-pedonale". Altra cosa.
Sulla possibilità del ponte faraonico da oltre 4 milioni, Demichelis ha concluso con realismo: “Sarei felice di realizzarlo domani, ma trovare quei finanziamenti è difficile".
Insomma, cuneesi, per ora accontentatevi dei soliti tubi.
Commenti