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Politica | 22 luglio 2025, 20:07

Il Consiglio comunale approva l’aumento dell’IMU sugli affitti concordati

Via libera con venticinque voti favorevoli alla manovra che alza l’aliquota dallo 0,78% all’1,06% per circa 27.000 alloggi

Il Consiglio comunale approva l’aumento dell’IMU sugli affitti concordati

Dopo diverse ore di discussioni, il Consiglio Comunale di Genova ha approvato la manovra di bilancio che prevede un aumento dell’IMU sugli immobili affittati a canone concordato
A esprimere parere favorevole sono stati i consiglieri e le consigliere di maggioranza, venticinque, su trentanove votanti in aula.
Diventa così effettivo l’aumento della tassa che, per il 2025, salirà dallo 0,78% all’1,06%, una manovra che riguarderà circa ventisettesima alloggi e che produrrà un gettito stimato per le casse del comune di 5,3 milioni di euro.


Secondo la giunta guidata dalla sindaca Silvia Salis, la misura è “necessaria” per risanare i conti del Comune, che registra un disavanzo di circa cinquanta milioni di euro. 
Una manovra che ha l’obiettivo dichiarato è garantire il finanziamento dei servizi pubblici essenziali - dal welfare alla scuola, fino alla manutenzione del territorio - senza ricorrere a tagli.
Non sono mancate le critiche da parte dell’opposizione nel corso della seduta del Consiglio che si è protratta per diverse ore.
Dai banchi della minoranza, infatti, più volte è stato detto che l’aumento è una misura che va a colpire fasce medio-basse, in contrasto con gli impegni della campagna elettorale.
Secondo alcuni consiglieri, la manovra potrebbe spingere molti proprietari a ritirarsi dal mercato degli affitti calmierati, preferendo soluzioni più redditizie come gli affitti brevi.
Non sono mancate le critiche da parte delle associazioni dei piccoli proprietari che hanno parlato di un “tradimento” delle promesse elettorali e temono un impatto negativo sull’offerta abitativa a canone calmierato. Anche i sindacati degli inquilini, come Sunia e Sicet, si sono detti contrari, sottolineando il rischio che l’aggravio fiscale - che per i proprietari si tradurrà in un aumento medio di 200-300 euro all’anno -possa ricadere sugli affittuari.
Tuttavia, la misura dovrebbe essere temporanea e terminare con la fine dell’anno.
Dopo la richiesta di un incontro tra la sindaca, i capigruppo del Consiglio comunale e i proprietari, infatti, è stato deciso di aprire un tavolo per rimodulare l’Imu tornando alle aliquote precedenti.

Isabella Rizzitano

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