Si è tenuta ieri, lunedì 21 luglio, la prima udienza del processo per i fatti avvenuti in piazza San Carlo a Torino il 15 settembre 2024.
Di fronte alla giudice di pace torinese Laura Voria è così comparsa Barbara Riolfo. La 47enne albese, titolare di un laboratorio di restauro di auto d’epoca con sede a Pocapaglia, alle porte di Bra, quel giorno era alla guida della potente Lancia 037 da rally di cui perse improvvisamente il controllo, finendo contro una transenna dietro alla quale era sistemato un numeroso pubblico, accorso per vedere la sfilata di veicoli d’epoca organizzata nell’ambito del Salone dell’Auto 2024.
L’uscita di strada del veicolo, dovuta probabilmente a un’accelerata non opportunamente dosata, provocò una decina di feriti, fortunatamente non gravi.
A riportare le conseguenze più serie fu un uomo poi operato presso l’Urologia dell’Ospedale "Mauriziano" di Torino, con una prognosi di dieci giorni.
Anche da qui l’imputazione per lesioni stradali richiesta dalla sostituto procuratore Daniela Calvani e il rinvio a giudizio della donna.
L’udienza di ieri ha visto la costituzione di parte civile di quasi tutti i danneggiati, rappresentati rispettivamente dagli avvocati Riccardo Marescotto di Torino, Gianluca D’Angelo di Torino, Maurizio Toppino di Asti e Giacomo Telmon di Torino.
L’avvocato albese Roberto Ponzio, difensore della donna, ha invece prodotto la polizza assicurativa, il certificato di assicurazione, la documentazione attestante l’avvenuto pagamento della polizza e l’autorizzazione alla circolazione con targa di prova, chiedendo la chiamata in causa del responsabile civile. Un’istanza che la giudice ha accolto rinviando il procedimento al prossimo 14 novembre.
L’avvocato Ponzio: "La mia assistita è da sempre regolarmente assicurata. Trovo infondate e pretestuose le eccezioni di inoperatività della polizza avanzate dalla compagnia assicurativa. Mi riservo di segnalare il comportamento dell’ente assicuratore all’Ivass, l’istituto di vigilanza per le compagnie assicurative".
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