“Quanto sta accadendo è sicuramente una grande soddisfazione per me e il mio staff e conferma quanto di buono abbiamo fatto”. Sono le parole di Alessandro Masu, presidente della Sanremese che sta rispondendo in queste ore a tantissime testate giornalistiche nazionali ed internazionali, dopo l’ufficialità dell’ingaggio di Tobias Del Piero.
Con l’arrivo del figlio dell’ex campione della Juventus e della nazionale che ha conseguito il titolo mondiale nel 2006, la formazione biancoazzurra è stata menzionata da i giornali sportivi e non solo di tutta Italia e molte tv straniere hanno già fatto trapelare il proprio interesse, tra cui l’americana Espn, anche in funzione del fatto che Alex Del Piero vive da anni negli States, a Los Angeles.
Senza dimenticare gli altri due arrivi dal nome altisonante, Francesco Gattuso e Oan Djorkaeff, rispettivamente cugino del neo commissario tecnico della nazionale e figlio dell’ex centrocampista dell’Inter, quello di Tobias Del Piero ha fatto scatenare l’interesse attorno alla società biancoazzurra.
Al presidente Masu abbiamo chiesto come è nato il contatto con Del Piero: “Mi ha contattato Simone Quintieri, chiedendomi se c’era la possibilità di avere un colloquio e sono andato volentieri a parlare con lui. Non mi aspettavo che fosse interessato alla Sanremese ed a far disputare la prima stagione tra i ‘grandi’ al figlio. Ho trovato una persona piacevole, al di là dalle sue conoscenze calcistiche, ma che sapeva tutto della Sanremese e della gestione di questi ultimi quattro anni. Questo mi fa enormemente piacere, anche se onestamente trovo discordante che io non venga apprezzato a Sanremo ma da un campione del mondo che, probabilmente, non sapeva molto della nostra società. Per come mi sono sempre comportato, insieme ai mie collaboratori Panuccio e Bortolazzi, questo è l’attestato più grande. Abbiamo mantenuto la squadra in D in mezzo a tanti problemi, ma tutto è stato cancellato da questa soddisfazione”.
Le voci che si sono rincorse tra fine stagione e pochi giorni prima della presentazione della nuova dirigenza, parlavano di un Masu che volesse mollare o addirittura iscrivere la Sanremese ad una categoria inferiore. Cosa è cambiato dopo fine stagione? “Le voci erano tante ma io non ho mai detto che non avrei iscritto la Sanremese alla Serie D. Certo, se le cose non fossero cambiate, allora qualcosa poteva accadere. Senza strutture non si va da nessuna parte ed ora, con Pian di Poma abbiamo finalmente un luogo dove lavorare al meglio. La voglia mi è tornata ed i riconoscimenti importanti avuti dalla famiglia Del Piero, mi hanno fatto tornare in pista”.
Come è nato il contatto con un campione ed una vera e propria icona del calcio italiano e mondiale come Alessandro Del Piero: “I primi abboccamenti si sono registrati alcuni mesi fa ed il colloquio ad inizio giugno. Ci siamo visti un paio di volte, anche perché lui voleva capire con chi aveva a che fare. Ha voluto sapere dove dormirà e dove mangerà suo figlio ma ha voluto ovviamente conoscere anche le persone della società. Poteva mandarlo ovunque ma, la dimostrazione della sua serietà è proprio farlo partire dalla D, ben cosciente del nome che porta il figlio e del quale dovrà essere all’altezza”. Masu, in proposito, si toglie anche qualche sassolino dalle scarpe: “Una delle cose principali della nostra società è che nessuno ha mai pagato per giocare o allenare. Quando ho comprato la Sanremese ho sempre voluto fare l’opposto, anche a scapito dei risultati”.
La domanda sorge spontanea. C’è stato qualche abboccamento per far entrare Alessandro Del Piero in società? “E’ ovvio che lo spero ma attualmente non c’è stato nessun tipo di approccio in questo senso. Il fatto che Simone Quintieri segua Tobias da sei anni è una garanzia. Lui dovrà comunque sudarsi la maglia e guadagnarsi il posto. Ma voglio dire una cosa importante in merito al figlio di Alex. Rispetto ai tanti giovani che si presentano con il procuratore, il papà di Tobias che potrebbe ‘raccomandare’ in ogni modo il figlio, lo fa partire dalla Serie D e con tanta umiltà”.
Cosa risponde a chi la accusa di pavoneggiarsi dietro ai nomi dei figli d’arte? “Non avevo mai visto giocare i tre. Mi sono stati proposti da Quintieri e comunque Djorkaeff è uno che ha fatto la differenza dove ha giocato. Certo, forse con i nomi si vende qualche maglietta in più ma sul piano sportivo tutto cambia. Non sono certo andato a cercarli io. La differenza è che è la famiglia Del Piero che ha cercato noi”.
Ora ci si aspetta che, quello straordinario giocatore che ha fatto sognare per tanti anni i tifosi della Juve e della nazionale, possa sedersi in tribuna al Comunale: “Sicuramente lo vedremo a Sanremo quando potrà. Ora bisogna capire se la città e lo stadio potrà ospitare i tanti tifosi e curiosi che verranno per vedere Alex. Non escludo che Del Piero venga anche a qualche allenamento perché vuole capire dove va suo figlio. Noi con lui parliamo di calcio, di disciplina e futuro. Non dimentichiamo che Sanremo deve elevarsi anche nel calcio e questa è un’opportunità per la città intera e per scalare le categorie. Non escludo che Del Piero si innamori della città e della società e chissà cosa potrà accadere in futuro. Tantissimi giocatori passati da Sanremo sono stati contattati dalla famiglia Del Piero e da Simone Quintieri per capire come si vive il calcio a Sanremo. Significa che qualcosa di buono abbiamo fatto”.
Ne approfittiamo, c’è qualche novità in chiave stadio? “Speriamo di essere contattati dall’Amministrazione per capire come andare avanti. Che vinca il bando la Sanremese o la Virtus non cambia nulla ma bisogna garantire la qualità del campo. Perché noi facciamo la Serie D e non la prima categoria. Come ho sempre detto non ho nulla contro la Virtus, anzi. Noi non abbiamo partecipato al bando perché questo prevede una spesa in più al costo della squadra, circa 80mila euro l’anno. Noi avevamo anche proposto di rifare il manto, magari in sintetico. Sul progetto del nuovo stadio siamo sempre in attesa”.
Da non dimenticare che, il ‘Comunale’ in queste condizioni non può fare la Serie C. Servirebbero circa 300/400mila euro per adeguarlo alla categoria. Intanto la stagione della Sanremese comincia il 24 luglio con il ritiro a Pian di Poma e, quindi, la presentazione il 4 settembre in Pian di Nave. Da fine mese è prevista qualche amichevole ancora da fissare mentre sul mercato: “Per ora è chiuso – termina Masu - ma si resta alla finestra perché le eventuali occasioni si prendono”.
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