Il Nazionale

Cronaca | 21 luglio 2025, 07:47

Abisso Paperino, proseguono le operazioni per riportare in superficie lo speleologo ferito

Squadre specializzate al lavoro da oltre 24 ore per liberare i passaggi stretti della grotta e consentire il recupero di Marco Massola, colpito da una caduta di rocce durante un’esplorazione sull’Alpe degli Stanti

Abisso Paperino, proseguono le operazioni per riportare in superficie lo speleologo ferito

È in pieno svolgimento l’intervento di soccorso nell’Abisso Paperino, una profonda cavità dell’Alpe degli Stanti nel comune di Ormea, dove ieri attorno a mezzogiorno Marco Massola, presidente del gruppo speleologico Cai di Lanzo, è rimasto ferito durante l’esplorazione, probabilmente a causa della caduta di rocce. 

L’incidente è avvenuto in un tratto iniziale della grotta caratterizzato da strettoie molto anguste, pur trovandosi vicino all’ingresso, circostanza che rende particolarmente complesso il recupero.

Alcuni membri del gruppo si sono immediatamente allontanati per dare l’allarme, mentre la compagna di Massola ha continuato a assisterlo fino all’arrivo dei soccorritori del Cnsas, che hanno preso in carico la situazione. La Prima Delegazione di Soccorso Speleologico ha inviato sul posto un medico esperto in assistenza in ambiente ipogeo per stabilizzare il ferito direttamente all’interno della cavità. 

Il recupero si preannuncia lungo e impegnativo, tanto che, nelle ore successive, sono state mobilitate squadre di supporto da Lombardia, Trentino Alto Adige, Friuli e Veneto. Poiché Massola non può camminare, per riportarlo in superficie è necessario ampliare tre passaggi stretti nella grotta, attraverso l’uso di dispositivi meccanici quali palloncini gonfiabili per muovere blocchi di roccia e pistoni per spingere le porzioni più fragili di parete. 

Attorno al ferito è stata montata una tenda riscaldata dotata di strumenti medici avanzati, inclusi ecografi e sistemi di monitoraggio, che permettono al team di soccorso di tenere sotto controllo le sue condizioni sia all’interno della grotta sia nel punto in cui si trova il quartier generale all’esterno, grazie anche all’utilizzo di tecnologie wireless sviluppate appositamente per queste emergenze.

Dal Cnas giungono informazioni precise: "I disostruttori stanno procedendo con le operazioni di liberazione dei passaggi più stretti. I sanitari hanno confermato che il ferito potrà essere estratto utilizzando il KED, un dispositivo di immobilizzazione usato comunemente nei soccorsi stradali che stabilizza completamente la colonna vertebrale fino al bacino, lasciando liberi gli arti. L’impiego di questo estrattore permetterebbe di velocizzare significativamente il recupero". 

Al momento, tuttavia, resta difficile stabilire con precisione l’orario del rientro del ferito in superficie.

redazione

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