È stato condannato a quindici anni Gianpaolo Bregante, l’ex comandante di navi che lo scorso 19 settembre a Sestri Levante ha ucciso la moglie, Cristina Marini, con un colpo di pistola.
La sentenza della Corte d'Assise di Genova ha riconosciuto all'imputato le attenuanti generiche e quelle legate al risarcimento del danno, nonostante il pubblico ministero avesse richiesto una pena di dodici anni.
La difesa di Bregante ha già annunciato l'intenzione di fare ricorso in appello. Secondo gli avvocati, il tragico evento si è consumato in un contesto di “disperazione e sofferenza”, aggravato dalla malattia della moglie, la quale, come testimoniato dal figlio, rifiutava le cure e rivolgeva spesso insulti al marito. È emerso inoltre che Bregante aveva cercato aiuto presso un centro di salute mentale, ma si era sentito rispondere di non inviare ulteriori comunicazioni perché intasava la casella e-mail del medico. Un elemento determinante nel processo è stato un video, registrato all'interno dell'abitazione, che ha documentato i momenti della lite tra i coniugi e l'esplosione del colpo fatale. Subito dopo il drammatico gesto, l’uomo ha confessato l'accaduto telefonando sia al figlio che ai Carabinieri.
Commenti