Tre uomini sono stati arrestati nei giorni scorsi con l'accusa di rapina aggravata in concorso, ma anche tentata rapina e sequestro di persona. Hanno tutti tra i 40 e i 45 anni, residenti nella prima cintura di Torino, mentre un quarto componente del gruppo - ritenuto l'autista del mezzo usato durante i colpi - non ha al momento abbastanza prove a suo carico per giustificarne l'arresto.
A due dei tre rapinatori è stata contestata la rapina a mano armata effettuata all’ufficio postale di Villastellone nell’agosto scorso, durante la quale la direttrice venne immobilizzata con fascette di plastica ad una sedia per favorire la fuga dei malviventi. I rapinatori, nell’occasione, si impossessarono di una cifra superiore a 40.000 euro.
Un mese e mezzo più tardi, la stessa coppia di malviventi (con il terzo complice coinvolto) hanno tentato un nuovo assalto allo stesso ufficio postale, ma senza riuscire a concludere il colpo.
L'episodio permise però ai carabinieri di recuperare armi da taglio, fascette in plastica per legare i possibili ostaggi, mascherine e occhiali, oltre a un finto dispositivo esplosivo per minacciare i dipendenti dell’istituto postale. La banda è stata “incastrata” dagli investigatori anche a seguito dell'analisi delle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza pubblica che hanno permesso di ricostruire le frequentazioni e i movimenti dei malviventi. I tre si trovano al momento presso il carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino.
Commenti