Dismesse, abbandonate, considerate fondamentali o non più necessarie a seconda delle zone in cui sono collocate: le fontanelle genovesi sono, come ogni estate, al centro dell’attenzione dei cittadini. Oltre a rappresentare un patrimonio storico e sociale, i punti dove poter bere e rinfrescarsi sono indispensabili per residenti e turisti che, soprattutto nelle giornate calde, si trovano in giro per la città. A fare il punto sulla condizione in cui versano i punti acqua cittadini è l’assessore alle Manutenzioni del Comune di Genova Massimo Ferrante, che ha delineato le priorità dell’amministrazione e la necessità di un nuovo censimento.
“Due giorni fa sono stato in A.s.ter. e ho chiesto che venga fatto un censimento delle fontanelle presenti sul territorio - spiega Ferrante -. Alcune, già da diversi anni, sono state dismesse scientemente: era stata data indicazione di risparmiare sui consumi d’acqua, quindi sono state chiuse e private della bocchetta di uscita. È fondamentale che le fontanelle che si trovano all’interno di parchi e nei giardini siano funzionanti, senza se e senza ma, soprattutto considerando che sono aree spesso frequentate da bambini e da persone anziane”.
“Molte fontanelle sono collocate nelle crêuze, antichi percorsi privilegiati nei primi del Novecento e alla fine dell’Ottocento. Sono tutte d’epoca Liberty, con la pigna sopra, che riprendono anche le ringhiere dei parchi e gli arredi di quel periodo. All’epoca ci si spostava principalmente a piedi ma oggi con auto e motorini, la città si vive diversamente” spiega ancora. Per questa ragione, si rende necessario valutare la reale utilità dei punti acqua posizionati in luoghi non troppo frequentati, che hanno perso nel tempo la loro centralità nella mobilità urbana.
“Magari alcune potrebbero essere spostate dove c’è più bisogno, come nelle aree di sgambatura cani, mentre altre potrebbero essere dismesse”. Ferrante sottolinea l’importanza di questa nuova visione: “Fino ad ora non era mai stato fatto un ragionamento organico su questo tema, ma anche se mi sono insediato da poco ho ritenuto necessario chiedere subito un censimento, perché ritengo che le fontanelle debbano funzionare senza discussioni nei parchi e nei giardini in primis”.
Il tema delle fontanelle è molto sentito dai genovesi, come dimostrano anche le numerose segnalazioni e articoli che negli anni hanno denunciato lo stato di abbandono di molte postazioni, la difficoltà nel reperire acqua durante le giornate calde e l’importanza di questi punti per la salute pubblica e la qualità della vita, senza tralasciare un altro aspetto fondamentale: poter riempire la borraccia durante il giorno consente di evitare il consumo di bottigliette di plastica e, quindi, di diminuire l’impatto sull’ambiente.
A disposizione di chi vuole riempire la borraccia c'è anche il sito fontanelle.org, che prevede la possibilità di aggiornamento da parte degli utenti: dopo aver effettuato la registrazione, è possibile aggiungere, eliminare o segnalare guasti ai diversi punti idrici. Purtroppo, però, risultano funzionanti anche fontanelle che in realtà sono dismesse.
Per chi si stesse domandando se i valori dell’acqua ‘del bronzino’ siano microbiologicamente accettabili, è possibile consultare la pagina dedicata sul sito di Iren: i dati sono aggiornati periodicamente. L’ultimo periodo analizzato va dal 1 luglio al 31 dicembre 2024.
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