Sono passati solo pochi giorni dalla diffusione dell'ordinanza anti caldo per chi lavora - in queste settimane estive - in condizioni di esposizione pericolose. Operai edili, lavoratori agricoli, ma anche rider. Eppure ci sono già situazioni che fanno drizzare le antenne. Come quelle che denuncia la Cgil di Torino, legate proprio al mondo di chi fa le consegne in bicicletta. "Nonostante gli esiti della mappa del Worklimate, a cui riferimento l’ordinanza regionale anti-caldo, per il secondo giorno consecutivo Just Eat ha continuato a far lavorare i riders come se niente fosse, mettendo a rischio la salute e la sicurezza dei ciclofattorini", dicono dal sindacato torinese.
Le testimonianze di due rider
E per raccontare questa situazione, danno voce anche a due di questi rider. "E' stata fatta questa ordinanza qui, ieri Glovo ha chiuso, così come oggi - racconta Claudio -. Mi aspetto che anche Just Eat lo faccia: siamo uomini, non robot. Non ancora almeno. Mi sono fermato e mi hanno tolto il turno, anche se stavo spiegando che, per il rischio alto, non potevo lavorare. Non certo perché non volessi lavorare: le condizioni non lo permettevano".
C'è anche chi segnala situazioni ai limiti. "E' preoccupante - dice Francesco, un altro rider - vedere che a fronte di un lavoratore che fa presente i propri diritti, un coordinatore si preoccupi di capire innanzitutto da chi erano state fornite queste informazioni, chi aveva detto ai lavoratori dei propri diritti. E' preoccupante".
Insomma, una nuova polemica dopo quella che si era sollevata rispetto ai bonus che erano stati proposti da alcuni operatori a quei rider che si trovavano a lavorare nelle ore più calde del giorno. “Riteniamo positiva l’immediatezza con cui si è arrivati alla sospensione del lavoro nelle giornate più calde, in quanto anche oggi le temperature rilevate nella nostra Regione, in particolar modo a Torino, stanno registrando valori molto alti – dichiarano Federico Bellono, segretario generale Cgil Torino e Danilo Bonucci, segretario generale NIdiL Cgil Torino –: grave, ad oggi, che non tutte le piattaforme si attengano a quanto prevede la norma: questo crea disuguaglianze ed espone un numero importante di ciclofattorini a rischi concreti, legati sia alla sicurezza che al salario. La Regione Piemonte, insieme al Comune di Torino che ha doveri di vigilanza in merito, intervenga con urgenza per il rispetto dell’Ordinanza”.
Tutela economica per chi si ferma
Ma il pensiero riguarda anche la tutela economica per chi, a causa del caldo, non può prestare servizio. “Le lavoratrici ed i lavoratori delle due maggiori piattaforme stanno subendo un vero e proprio danno economico. Diritto al salario e diritto alla sicurezza non sono alternative l’uno all’altro, ma devono sempre essere garantite insieme e allo stesso modo. Proprio per questo chiederemo alla Regione un incontro per valutare quali possano essere gli strumenti a disposizione, in attesa di un provvedimento che, a livello nazionale, si riveli davvero efficace: lavoratrici e lavoratori necessitano al più presto di un sostegno al reddito che possa, almeno in parte, scongiurare la totale perdita del loro salario. Chiederemo anche al Comune di Torino di fare la sua parte: solo misure realmente finalizzate a garantire il rispetto della norma possono garantire i diritti di lavoratrici e lavoratori a cui attualmente viene ancora chiesto di lavorare, sradicando così le disuguaglianze nelle condizioni lavorative delle lavoratrici e dei lavoratori del settore”.
Le legge Griseri-Prisco
Anche il mondo della politica si sta muovendo, su questo fronte. “Quello delle condizioni di lavoro dei rider è un tema che ci sta a cuore da ben prima che arrivasse il caldo estivo - dice Chiara Gribaudo, vicepresidente nazionale del Partito Democratico e prima firmataria della proposta di legge -. La proposta Griseri Prisco è depositata da dicembre 2024, ora siamo in attesa che venga calendarizzata. Proprio per smuovere le acque abbiamo deciso di promuoverla sui vari territori, in particolare nelle strutture che hanno scelto di mettere a disposizione i propri spazi per i rider. Si inizia martedì a Torino, città natale del giornalista Paolo Griseri che con i suoi articoli ha molte volte sottolineato le necessità del settore”.
L’appuntamento è alle ore 11 al Circolo Risorgimento di via Giovanni Poggio 16. Insieme all’onorevole Gribaudo ci saranno il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, il presidente di ARCI Torino Daniele Mandarano e rappresentanti dei sindacati di categoria. “La legge vuole includere i rider sia dipendenti sia autonomi o parasubordinati tra i destinatari degli ammortizzatori per gli eventi climatici estremi, siano essi le piogge torrenziali o le ondate di calore. Le ordinanze di questi giorni sono un primo passo ma non sufficienti: servono risposte strutturate e non emergenziali, perché il cambiamento climatico è un dato di fatto che puntualmente si ripresenta ogni anno. Non possiamo più permetterci di arrivare impreparati giocando con le vite di chi lavora”, conclude Gribaudo.
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