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Politica | 30 giugno 2025, 08:59

Fondi ministeriali negati, l'opposizione si interroga sul futuro di AstiTeatro

A seguito dell'esclusione dal bando per il triennio 25-27, i consiglieri Bosia e Briccarello chiedono conto delle scelte e della sostenibilità della rassegna

Fondi ministeriali negati, l'opposizione si interroga sul futuro di AstiTeatro

A seguito della mancata approvazione ministeriale della richiesta di fondi per Asti Teatro per il triennio 2025-2027, i consiglieri di minoranza del gruppo "Uniti si può", Mauro Bosia e Vittoria Briccarello, si interrogano sul futuro della rassegna e sulla sua sostenibilità, presentando un'interrogazione formale al sindaco Maurizio Rasero e all'assessore Paride Candelaresi.

L'azione prende le mosse dalla pubblicazione del decreto direttoriale del 27 giugno 2025, dal quale si evince che il progetto presentato dal Comune di Asti nella sezione "Progetti multidisciplinari, prime istanze triennali" ha raccolto solo 9 punti su 35, un punteggio che ne ha determinato l'esclusione dai finanziamenti. Un esito che ha spinto i consiglieri a chiedere chiarimenti. Dato che, affermano, quei fondi avrebbero dovuto coprire parte del budget del festival, inclusi i costi per l'edizione in corso.

La prima preoccupazione espressa da Bosia e Briccarello riguarda proprio l'immediato. Nell'interrogazione si chiedono infatti delucidazioni su "come verrà pagata l'edizione corrente di AstiTeatro e se esiste il rischio che i professionisti non vengano pagati".

I consiglieri sollevano poi dubbi sulla scelta strategica del bando. Si domandano perché, per una rassegna storica come AstiTeatro giunta alla sua 47esima edizione, si sia optato per una candidatura come "prima istanza multidisciplinare" anziché puntare su un bando più specifico per i Festival, che ne avrebbe potuto valorizzare "la storicità, la ricorrenza e il prestigio". L'interrogazione prosegue chiedendo quali altre iniziative siano state inserite nel progetto per definirlo multidisciplinare e se la sua elaborazione sia avvenuta internamente agli uffici o con il supporto di consulenti specializzati.

Lo sguardo dei consiglieri è rivolto anche alla programmazione a lungo termine, in vista del prestigioso traguardo del 50enario. Si chiede all'Amministrazione se intenda "preservare la rassegna" o se ci sia l'intenzione di assorbirla in un contesto più ampio, modificandone il format.

Infine, l'interrogazione esplora le possibili vie d'uscita, domandando se il Comune intenda presentare istanza di riesame o se vi sia ancora la possibilità che il progetto venga riconsiderato per un altro settore di finanziamento. 

Redazione

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