C’è anche Eugenio Meini, vicepresidente e General Manager dei Pirates, tra i componenti della delegazione italiana ospitata in questi giorni nel campus dell’Università di Toledo, in Ohio, negli Stati Uniti
La città americana è pronta ad accogliere sabato 28 giugno, alle ore 15:00 locali (le 21:00 italiane), il XLIV Italian Bowl: a contendersi il titolo nazionale di football americano saranno Dolphins Ancona e Guelfi Firenze, in uno scenario di grande prestigio come il Glass Bowl Stadium. Il match si gioca oltreoceano per una serie di motivi legati alla promozione internazionale del movimento, al valore simbolico e culturale del football negli States e alla collaborazione con le istituzioni a stelle e strisce.
A raccontare in prima persona l’atmosfera è proprio Meini, figura centrale della dirigenza dei Pirates: “Stiamo vivendo un’esperienza incredibile. Il confronto con la nostra realtà italiana è impari. Le strutture sono a misura di studente, che viene messo nelle condizioni migliori per eccellere sia nello studio che nello sport. Sono praticamente delle mini città autonome in tutto: dalla mensa, allo studio medico completo, alla biblioteca e all’auditorium. Ovviamente tutto sostenuto dai privati con donazioni”.
Un sistema, quello dello campus universitario statunitense, che impressiona anche per i numeri come sottolinea Meini: “15.000 tra studenti, lavoratori, professori”.
Il General Manager dei Pirates osserva da vicino anche i preparativi della finalissima: “Le squadre sono arrivate martedì e si allenano a turni sui due campi disponibili: quello della finale e uno totalmente coperto, identico a quello ufficiale ma usato solo per gli allenamenti. Sono previste più di 10.000 persone”.
Dopo la salvezza conquistata nei playout contro i Lions Bergamo, per il dirigente savonese un’esperienza di prestigio, ideale per ricaricare le energie prima di tornare a concentrarsi sulla prossima stagione, che vedrà i Pirates nuovamente protagonisti nella massima serie del football americano italiano.
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