Silvia Salis torna a parlare della grave situazione economico-finanziaria certificata dal collegio sindacale di Amt a margine del convegno di questa mattina a Palazzo della Borsa. "Su Amt è stato chiesto lo stato di crisi di impresa e credo che questa sia una cosa gravissima. Si parla di decine di milioni, non dieci o venti", ha detto Salis che accusa la precedente amministrazione di avere "negato per mesi questo tipo di stato".
Per la sindaca la priorità è che Amt resti pubblica: "Saremo a fianco di lavoratrici e lavoratori", ha detto, annunciando l'impegno affinché venga mantenuta la qualità del servizio, "Però - attacca - bisognerebbe cominciare a fare le domande giuste a chi c'era prima e a chi diceva che andava tutto benissimo, che era stato fatto un grande capolavoro con Amt. Io ricordo il giorno in cui siamo andati, durante la campagna elettorale, a presentarci come candidati alle lavoratrici e ai lavoratori di Amt, e mi ricordo le frasi dell'allora candidato della destra che diceva che andava tutto benissimo. Ora improvvisamente scopriamo qualcosa che però era a conoscenza già da mesi dall'amministrazione, per cui ci dobbiamo chiedere se questa amministrazione era così capace e competente come diceva di essere, oppure ha fatto finta di non vedere".
"In entrambi i casi - prosegue Salis - la risposta è abbastanza negativa e la cosa incredibile è che di fronte a una crisi di questo genere così ampia la risposta della destra sia 'Non toccate la gratuità'". Ieri infatti, l'ex vicesindaco e assessore Pietro Piciocchi ieri in una nota aveva accusato Salis di "cercare un pretesto per cancellare la gratuità del trasporto pubblico" che a Genova è stata prorogata fino al 30 settembre e riguarda l'intera rete della metropolitana e tutti gli impianti di risalita per tutti i residenti e la totalità delle linee degli autobus per gli under 14 e per gli over 70.
Secondo la sindaca è stata fatta "una propaganda politica e populistica sulle spalle di Amt, di lavoratrici e lavoratori e del servizio pubblico che deve rimanere pubblico, un servizio importante che ne va dell'assetto democratico di una città. Detto questo uno si aspetterebbe ogni tanto una piccola presa di coscienza, di responsabilità. Non è successa per i casi che abbiamo visto, purtroppo incresciosi, che hanno riportato Genova sulle pagine nazionali per fatti negativi e non sta avvenendo neanche adesso. Noi ovviamente ci prenderemo le nostre responsabilità e faremo quello che abbiamo detto di fare, sarà molto complesso, ma il risultato arriverà".
L’amministrazione cercherà "di tutelare il più possibile le gratuità", ma, "bisogna capire come la gratuità sia stata applicata negli anni. C'era la possibilità? È stato fatto uno studio? Come è stata assorbita dai conti di Amt? La città deve rendersi conto dello stato in cui è Amt in questo momento", e ribadisce "la cosa che va più tutelata è la dignità dei lavoratori e delle lavoratrici di Amt, il fatto che Amt debba restare pubblica, e la qualità del servizio perché io ricordo di aver parlato con diversi dipendenti in questi mesi che mi hanno detto che da inizio anno sono stati tagliati 80 turni, che sono veramente tanti. Se andiamo a chiedere alle persone che si devono muovere tutto il giorno con il trasporto pubblico, questi tagli li vivono tutti i giorni sulla loro pelle, quindi anche questa demagogia che continuano a fare a destra sulla gratuità, nonostante siano arrivate notizie così gravi, è qualcosa di una irresponsabilità totale".
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