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Attualità | 25 giugno 2025, 20:17

Il futuro urbanistico di Oltrestura tra critiche e difese: il parcheggio da 449 posti che divide Cuneo

La proposta del nuovo parking nell'area Campidoglio fa discutere la politica locale. Civallero: “Mi ha fatto venire lo schifo”. Enrici: “Un servizio che mancava da vent’anni”. Ma l'assessore Pellegrino è tranchant: “Frutto di un processo partecipativo”

Il futuro urbanistico di Oltrestura tra critiche e difese: il parcheggio da 449 posti che divide Cuneo

La città di Cuneo torna a dividersi sul futuro urbanistico della zona Oltrestura. Al centro del dibattito politico, l’interpellanza del consigliere di Forza Italia Franco Civallero, che ha messo in discussione la validità del progetto per un nuovo parcheggio di testata nella zona del Campidoglio, tra Ponte Nuovo e Ponte Vecchio.

Il piano, articolato in fasi, prevede la creazione iniziale di 449 posti auto, con la possibilità di ampliamento per ulteriori 180, su un terreno comunale. L’intervento, a raso e su un’estensione di circa 19.000 metri quadrati, punta a intercettare il traffico in ingresso dalla periferia e dalle vallate, evitando che raggiunga il centro cittadino.

Il costo complessivo stimato è di 1 milione e 900 mila euro, di cui 1 milione e 530 mila destinati ai lavori, finanziati con fondi comunali, in particolare da alienazioni patrimoniali.

Per quanto riguarda i tempi, si stimano sei mesi per l’iter autorizzativo e quindici mesi per la realizzazione vera e propria, a partire dal momento in cui saranno disponibili tutti i nulla osta.

Ma proprio sul collegamento tra la struttura e il centro città si concentrano le polemiche. Le soluzioni ipotizzate risultano ancora in fase di studio e di finanziamento e le opzioni non mancano: ascensore inclinato, cabina stile funivia, addirittura pedane mobili. La fantasia è l'unica cosa a costo zero.

È proprio su questo punto che però si è concentrata l’interpellanza di Civallero, che ha criticato duramente l’intera operazione: Quando ho visto quel passaggio sopraelevato, quel tubo... mi ha fatto venire lo schifo. E per cosa? Per costruire un parcheggio su un terreno sconnesso, che costerà l’ira di Dio e forse nemmeno funzionerà.”

Civallero ha rilanciato la proposta di realizzare il parcheggio su un’area già urbanizzata: la vecchia sede ATI, oggi secondo lui “totalmente abbandonata, chiusa da un cancello e sommersa da arbusti”, ma strategica per dimensione e posizione.

“Mi dicevano che lì si sarebbe fatto qualcosa che avrebbe stupito il mondo – ha incalzato nel presentare l'interpellanza -, ma sono passati 15 anni e non è successo niente. Allora sfruttiamola”.

Dalla maggioranza, Silvano Enrici (Centro per Cuneo) ha difeso la scelta con fermezza: “Questo parcheggio serve a chi arriva dalle frazioni, come ha funzionato quello della piscina. E poi sarà gratuito, a differenza dei parcheggi blu che molti criticano ma poi difendono.”

Più critico Boselli (Indipendenti), che ha avvertito: “Senza il collegamento con il centro, questo parcheggio rischia di diventare un altro cimitero del cemento. Come quello del camposanto: vuoto tutto l’anno, tranne il martedì.”

Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia) ha riportato in aula la tanto vituperata Piazza Europa: “Con una progettazione diversa su quella piazza, avremmo potuto risparmiare e destinare risorse al collegamento con il Campidoglio. E rendere l’opera davvero utile per i cittadini”.

L’assessore alla Mobilità Luca Pellegrino ha risposto punto per punto, ricordando che il parcheggio è parte di un disegno più ampio, elaborato all’interno del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), frutto di un lungo processo partecipativo.

“Tutti chiedono partecipazione – ha detto in modo sibillino rivolgendosi al proponente ma anche alla minoranza tutta - poi quando il risultato non piace si vuole rifare tutto. Questo è il sito individuato con criteri tecnici e urbanistici. Le auto devono restare fuori dal centro: da lì si potrà accedere senza salire sull’altipiano.”

Pellegrino ha poi sottolineato che non si tratta di un progetto unico e definitivo, ma di un processo modulare, fatto per fasi: “Si parte con ciò che è già fattibile, con costi sostenibili. Il collegamento meccanizzato, l’ascensore inclinato o quel che sarà, sono già in valutazione e verranno aggiunti appena si avranno i fondi. Non sempre è possibile fare tutto e subito.”

Nel merito dei costi, l’assessore ha sottolineato come un parcheggio a raso abbia una spesa di circa 4.000 euro a posto auto, mentre una struttura multipiano sfiora i 30.000 euro a posto: “Non possiamo paragonare un’opera come quella proposta a un parcheggio interrato: sarebbe insostenibile, anche in termini di tempi e impatto ambientale.”

Alla fine del lungo confronto, Civallero ha ovviamente ribadito la propria contrarietà: “Non sono soddisfatto di nulla. Voi partite da un’idea che costa troppo, su un terreno difficile, e senza garanzie di funzionalità. Io vi ho proposto una soluzione concreta, ma non l’avete nemmeno presa in considerazione.”

Il progetto, dunque, resta confermato ma sotto la lente dell’opposizione. Il nodo centrale, per molti, resta la tempistica del collegamento meccanizzato: senza di esso, l’intero parcheggio rischia di restare un’infrastruttura monca, difficile da raggiungere, sottoutilizzata.

Cesare Mandrile

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