Il Nazionale

Cronaca | 24 giugno 2025, 19:24

Cuneo, tenta il suicidio sul viadotto Soleri: agente penitenziaria fuori servizio lo salva

Provvidenziale l’intervento di una poliziotta della Casa di reclusione di Saluzzo, che ha evitato una tragedia sul ponte Soleri fermandosi e parlando con l’uomo. Il Sappe: “Ha agito con coraggio e umanità, merita un riconoscimento ufficiale”

Cuneo, tenta il suicidio sul viadotto Soleri: agente penitenziaria fuori servizio lo salva

Stava tornando a casa, dopo il turno alla Casa di reclusione di Saluzzo, quando ha notato qualcosa che non andava. Un uomo, a piedi, in piedi troppo vicino alla rete di protezione del ponte Soleri di Cuneo – noto anche come Ponte Nuovo – lo sguardo fisso nel vuoto e il corpo inclinato oltre il parapetto.

Senza esitare un istante, l’agente della Polizia Penitenziaria ha accostato l’auto e si è precipitata verso di lui. Un gesto istintivo, dettato dalla prontezza e dall’umanità. A raccontare l’episodio, avvenuto nel pomeriggio di lunedì, è Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del Sappe – Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria:

“La collega, vedendo un uomo di mezza età in procinto di scavalcare la rete di protezione, non ha esitato: ha fermato l’auto e si è avvicinata. È riuscita ad avviare un dialogo, cercando di calmarlo e contemporaneamente ha chiamato il 112, allertando i soccorsi”.

Secondo quanto ricostruito, l’uomo era visibilmente agitato, determinato nel suo intento. Ma il dialogo, la calma e la presenza rassicurante della poliziotta hanno avuto effetto. “È riuscita a tenerlo lì, a convincerlo a restare fermo finché non sono arrivate le forze dell’ordine e i sanitari - prosegue Santilli -. “Anche all’arrivo dei colleghi, l’uomo era alterato, ma alla fine è stato tratto in salvo e affidato alle cure mediche”. 

Dopo aver evitato una tragedia, l’agente è tornata semplicemente a casa. Un gesto silenzioso, compiuto fuori servizio, che però ha fatto la differenza. “Plauso del Sappe a questa collega che ha agito con prontezza, professionalità e senso civico” - aggiunge Santilli -. “Questo è il vero volto della Polizia Penitenziaria: persone che, anche fuori dal servizio, non smettono di essere al servizio”.

Parole di apprezzamento anche dal Segretario Generale del Sappe, Donato Capece, che ha sottolineato come “l’intervento dell’agente abbia evitato conseguenze drammatiche. Auspico che il Ministero della Giustizia riconosca formalmente il valore di quanto accaduto, premiando le doti umane, professionali e il coraggio dimostrato in un momento così delicato”.

redazione

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