Il tema dei parcheggi è tornato a infiammare il dibattito politico cittadino durante il consiglio comunale di ieri sera, lunedì 23 giugno. A riaccendere la miccia è stata un’interpellanza presentata dal capogruppo degli Indipendenti, Giancarlo Boselli, che ha chiesto conto alla sindaca Patrizia Manassero di alcune voci, circolate con insistenza in città, riguardanti un presunto progetto per la costruzione di un parcheggio privato nella parte est di piazza Europa, al di là di corso Nizza, relativo alla pertinenza del nuovo edificio residenziale Palazzo Andromeda.
Boselli, come d’abitudine, non ha usato mezzi termini: “Le notizie che circolano in città hanno fondamento oppure no? È vero che si sta valutando la possibilità di costruire un parcheggio privato in quell’area? - ha chiesto - E soprattutto: lei o membri della sua giunta avete avuto incontri con società private per discuterne? La domanda è semplice: sì o no?”
La risposta è arrivata dall’assessore alla Mobilità, Luca Pellegrino, che ha sostanzialmente confermato una serie di incontri con la ditta attualmente impegnata nel cantiere su piazza Europa: “Ci sono stati tanti incontri con la ditta, dove si è parlato di molte cose, tra cui anche la questione dei parcheggi. Lamentavano di avere un edificio in centro senza autorimesse, e questo è vero. Ma ad oggi non è stato protocollato nessun progetto di parcheggi interrati sotto piazza Europa”, ha dichiarato.
Aggiungendo: “Se un privato presenterà qualcosa, lo valuteremo insieme. Ma al momento non c’è nulla sul tavolo”.
Boselli, ovviamente, si è detto tutt’altro che soddisfatto: “Io non vi ho chiesto se vi siete trovati con la ditta per parlare del cantiere. Io vi ho chiesto se avete discusso dell’ipotesi di costruire un parcheggio privato. E su questo non avete risposto. La sindaca sui giornali continua a parlare di riqualificazione della piazza e del parcheggio al Campidoglio, ma non dice se quell’incontro c’è stato o no”.
A quel punto è intervenuta direttamente la sindaca Manassero, confermando la linea già espressa dall’assessore Pellegrino: “Ci sono stati incontri con la ditta, dove ci è stata esposta la difficoltà di non avere parcheggi in zona. È una segnalazione legittima da parte di chi sta realizzando un intervento importante. Ma non c’è stato alcun progetto presentato. Nemmeno oggi”.
Aggiungendo: “L’imprenditore lo ha ribadito in modo chiaro: qualora l’amministrazione realizzasse i parcheggi, loro sarebbero interessati ad acquistarli. È un’ipotesi, non un piano protocollato. E noi siamo concentrati su altri progetti, come quello del Campidoglio”.
Poi la chiosa finale: “Chiedo di non sovrapporre le chiacchiere da bar con i percorsi istituzionali. Se un giorno arriverà un progetto, seguirà l’iter previsto come tutti gli altri. Ma oggi non c’è nulla”.
Durante la seduta, prima delle risposte fornite da assessore e sindaca, il dibattito si è allargato, toccando il tema delle politiche di mobilità urbana.
Il consigliere Ugo Sturlese dei Beni Comuni ha manifestato preoccupazione per quella che ha definito una “ossessione monotematica” sui parcheggi, criticando lo scollamento tra le scelte amministrative e gli obiettivi del Piano Urbano della Mobilità.
“Davvero pensiamo di risolvere i problemi del traffico costruendo parcheggi? - le sue parole -Il PUM parlava di ridurre l’uso dell’auto e aumentare la mobilità ciclabile. Ma non si sono neppure verificate le ricadute delle misure adottate. L’amministrazione ha risposto che costa troppo”.
Tema che ha suscitato la reazione di Vincenzo Pellegrino, consigliere di maggioranza di Centro per Cuneo, che ha ribattuto con decisione: “Cuneo è una città con 56.000 residenti, ma che ogni giorno arriva a 250.000 presenze per lavoro e servizi. È ovvio che servono parcheggi. Non possiamo far finta di nulla”. E con tono più diretto ha aggiunto: “Io sono il primo a usare l’auto anche per fare due passi. E so che anche molti altri fanno lo stesso. Servono parcheggi. Punto”.
La discussione ha lasciato sul tavolo molte domande aperte. Il parcheggio in piazza Europa, al momento, ufficialmente non esiste né su carta né nei piani dell’amministrazione. Ma il confronto tra necessità reali e strategie urbane resta acceso, naturalmente destinato a tornare oggetto di discussione.
Commenti