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Politica | 21 giugno 2025, 19:22

Il comitato di Bene Vagienna lancia un appello: "Difendiamo il sito archeologico dal bitumificio"

La lettera: "Come si può parlare di turismo e cultura mentre si progetta un impianto insalubre accanto a un’area storica?"

Il comitato di Bene Vagienna lancia  un appello: "Difendiamo il sito archeologico dal bitumificio"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dal Comitato “Per il Bene Comune” di Bene Vagienna.

"Lo scorso 7 giugno il TG3 regionale ha trasmesso una diretta televisiva dagli scavi romani di Bene Vagienna. Un ottimo evento che ha messo in luce le bellezze storiche e culturali del nostro territorio, con particolare attenzione al sito archeologico di Augusta Bagiennorum, unico nel suo genere in tutta la provincia di Cuneo. La trasmissione ha anche contribuito a promuovere il Festival teatrale delle Ferie di Augusto, che si svolgerà presso il teatro romano. Inoltre, si è appreso che dal 9 giugno fino a metà agosto studenti dell’Università di Torino porteranno avanti nuove attività di scavo nell’area archeologica.

Tante iniziative, dunque, che valorizzano un antico retaggio risalente al I secolo avanti Cristo, ai tempi dell’imperatore Augusto. Noi cittadini non possiamo che essere fieri di tanta attenzione al sito dell’antica Augusta Bagiennorum, dove gli scavi sono ripresi per portare alla luce nuovi reperti ancora da scoprire.

Peccato, però, che il TG3 non abbia inquadrato anche gli striscioni “NO BITUMIFICIO” visibili lungo tutto il percorso che dal casello dell’autostrada porta a Bene Vagienna. Certo, ciò avrebbe offuscato la bellezza della presentazione dei luoghi storici. Tuttavia, la minaccia della costruzione di un impianto di produzione di conglomerato bituminoso della ditta Itinera Spa è ancora presente, e altri tipi di scavi sono ben visibili nella zona più alta del capoluogo, in frazione Buretto.

Ci chiediamo come sia possibile deturpare una zona paesaggistica e panoramica, da cui si intravedono i resti romani, le Langhe e la catena delle Alpi Marittime, per ubicarvi un’industria insalubre di prima classe che emetterà fumi, odori, rumori, vibrazioni, traffico di mezzi pesanti, e che lavorerà giorno e notte da marzo a novembre. Quando saranno presentati i futuri spettacoli al teatro romano, in lontananza si vedranno le luci del bitumificio in attività e, se il vento sarà sfavorevole, forse si avvertiranno anche odori poco gradevoli.

Tutto questo ci pare in completo contrasto con una politica intelligente, capace di valorizzare le ricchezze esclusive del proprio territorio e di preservarne la bellezza e l’unicità.

Anche il progetto del Comune per il potenziamento delle aree favorevoli alla proliferazione delle api sarà minacciato dall’impianto, che arricchirà l’area di agenti chimici pericolosi non solo per gli insetti, ma per tutta la popolazione. Inoltre, alcune associazioni stanno lavorando alla realizzazione di una nuova sentieristica tra Bene Vagienna e Narzole, attraversando i boschi del versante sinistro del torrente Mondalavia e riscoprendo le antiche cave di gesso con il recupero delle burraie, piccole casette per la conservazione di burro e formaggi, e altre attività di tutela ambientale sugli altopiani di Salmour e del Beinale.

Infine, nella trasmissione del TG3 si è parlato di iniziative per incrementare il turismo. Forse questa sarebbe davvero la strada migliore da seguire: preservare nel migliore dei modi le bellezze storiche e paesaggistiche locali, puntando sulla cultura e sull’identità del luogo, valorizzando la Bandiera Arancione che oggi ci contraddistingue.

Comitato “Per il Bene Comune” – Bene Vagienna

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