Il Nazionale

Cronaca | 21 giugno 2025, 19:16

Esplosione in una pizzeria di piazza Leonardo da Vinci ad Asti per una fuga di gas: danni e chiusura del locale. Nessuna conseguenza per le persone

Il Comune di Asti ha emesso un’ordinanza di sospensione immediata per garantire la sicurezza pubblica, in attesa del ripristino

Esplosione in una pizzeria di piazza Leonardo da Vinci ad Asti per una fuga di gas:  danni e chiusura del locale. Nessuna conseguenza per le persone

Il Comune di Asti, con l’ordinanza sindacale n. 38 di ieri, 20 giugno 2025, ha disposto provvedimenti urgenti a tutela della sicurezza pubblica e privata in seguito a un incidente verificatosi nella pizzeria di piazza Leonardo Da Vinci. La decisione arriva a seguito di una deflagrazione avvenuta il 18 giugno causata da una fuga di gas, che ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco.

I fatti 

Secondo la comunicazione inoltrata dal Comando dei Vigili del Fuoco, l’incidente è avvenuto intorno alle ore 19 nella zona forno del locale. Il personale intervenuto ha immediatamente isolato la linea del gas e ordinato la sospensione delle attività, richiedendo verifiche urgenti per garantire le condizioni di sicurezza.

Il locale è stato sottoposto a chiusura fino al completamento dei lavori di ispezione e manutenzione necessari per ripristinare la sicurezza

L’ordinanza, firmata dal sindaco Maurizio Rasero, impone quanto segue ai responsabili del locale:

  1. Sospensione immediata delle attività  fino a nuova comunicazione.
  2. Verifiche tecniche urgenti sulla rete del gas interna, su tutti gli impianti alimentati e sul consolidamento delle condizioni di sicurezza, da effettuare con il supporto di personale qualificato.
  3. Comunicazione tempestiva dei risultati delle verifiche e degli interventi effettuati al Comune di Asti e al Comando dei Vigili del Fuoco.

Tutela della comunità e procedure di legge

Nel dettaglio, l’ordinanza fa riferimento alle normative vigenti per la sicurezza sul lavoro e per la gestione delle emergenze, tra cui il Decreto Legislativo 267/2000 (che regola i poteri contingibili e urgenti del sindaco) e il DPR 16 aprile 2013, n. 74, che definisce i criteri di manutenzione degli impianti termici. Il Comune ha inoltre avvisato che il provvedimento non pregiudica i diritti di terzi e che le parti interessate possono presentare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte entro 60 giorni, o al Presidente della Repubblica entro 120 giorni.

L’ordinanza è stata notificata ai gestori e alla proprietaria del locale, nonché ad altre autorità competenti, tra cui la Prefettura di Asti, la Polizia Municipale e il Comando dei Vigili del Fuoco. 

Redazione

Commenti

In Breve