Il Nazionale

Cronaca | 17 giugno 2025, 07:35

Blitz della Guardia di Finanza, sequestrati oltre un milione di euro in beni per riciclaggio

Confiscati un immobile di pregio nel Levante ligure e un’autovettura di lusso

Blitz della Guardia di Finanza, sequestrati oltre un milione di euro in beni per riciclaggio

Nell’ambito di articolate indagini di polizia economico-finanziaria, esperite nei confronti di soggetti economici con sede nelle province di Savona, Genova e Milano, tutti operanti nel settore dei trasporti e della logistica, i militari del Comando Provinciale di Savona hanno proceduto a denunciare all’Autorità Giudiziaria di Savona otto persone, ritenute responsabili di reati tributari disciplinati dal D.Lgs. n. 74/2000 (art. 5: omessa presentazione di dichiarazione fiscale; art. 8: emissione di fatture per operazioni inesistenti; art. 2: dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti), nonché una persona per il reato di riciclaggio (art. 648-bis c.p.).

Il riciclatore avrebbe provveduto a “ripulire”, mediante plurime operazioni di trasferimento su molteplici rapporti finanziari a lui riconducibili, i proventi derivanti dall’emissione di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti. Complessivamente, l’approfondita analisi dei conti correnti bancari riconducibili agli indagati ha consentito di individuare oltre 60 operazioni poste in essere a fini di riciclaggio, per un valore quantificato in oltre un milione di euro.

Sotto l’attenta e costante direzione della locale Procura della Repubblica, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria ha dato esecuzione a un provvedimento emesso dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Savona, che ha disposto l’adozione di una misura cautelare reale a carico del soggetto ritenuto responsabile del reato di riciclaggio. La misura ha interessato un immobile di pregio situato nel Levante ligure, del valore di oltre 815.000 euro, e un’autovettura di lusso del valore di 50.000 euro.

A seguito del nulla osta rilasciato dall’Autorità Giudiziaria, sono state eseguite sette verifiche fiscali nei confronti degli emettitori e degli utilizzatori delle fatture per operazioni inesistenti, con sede amministrativa nel territorio meneghino e in quello ligure, che hanno consentito di procedere alla constatazione di rilevanti e complessive violazioni di natura fiscale, quantificate in oltre tredici milioni di euro.

Sulla base dei processi verbali di constatazione redatti, il competente ufficio dell’Agenzia delle Entrate ha già emesso avvisi di accertamento per oltre un milione di euro nei confronti della società che ha emesso le fatture per operazioni inesistenti, cessandone d’ufficio la partita IVA.

L’azione operativa sviluppata dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria savonese testimonia il particolare impegno profuso dall’Istituzione nel contrasto all’evasione fiscale, derivante da reati particolarmente “insidiosi”, quali l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, nonché il riciclaggio dei relativi proventi illeciti.

Redazione

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