Prime tensioni alla vigilia del corteo popolare di domani per la Palestina "Basta armi e accordi con Israele". Questa mattina gli attivisti sono saliti sul tetto della Collins Aerospace di piazza Arturo Graf 147. "Gli uffici e gli stabilimenti di quest'azienda - spiegano - rientrano a pieno titolo in questo business di guerra: legittimano e consentono a sistemi colonialisti e imperialisti di riprodursi e di perpetrare forme di oppressione su popoli e territori".
La storia di Collins
Collins è una delle più grandi aziende al mondo nel settore dell'aerospazio e della difesa: produce tecnologie e componenti per missili e droni. Fa parte del colosso Raytheon Technologies. "La componentistica di Collins - proseguono gli attivisti -è presente negli aerei di addestramento che Israele acquista da Leonardo. Mentre Gaza viene rasa al suolo e migliaia di civili vengono massacrati, aziende come questa continuano a fare profitti sulla pelle del popolo palestinese".
"Fermiamo le armi per fermare il genocidio"
"Contro chi arma e finanzia il massacro, contro chi guadagna sulla pelle di interi popoli, serve una risposta collettiva e diffusa. Fermiamo le armi per fermare il genocidio" gridano a gran voce i manifestanti, invitando ad intervenire al corteo di domani in piazza Castello.
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